ROMA – Milioni di euro di danni nelle campagne con serre, frutteti e terreni seppelliti sotto una coltre di ghiaccio, come anche ortaggi, prati e pascoli distrutti.
È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sull'ultima ondata di maltempo che ha colpito l'Italia a macchia di leopardo, dalla Lombardia al Veneto alla Puglia, in una maledetta primavera che ha fatto perdere oltre il 33% di frutta provocando un rincaro dei prezzi al consumo del 7,8% a maggio, come conferma l'Istat.
In Lombardia nella provincia di Bergamo, fa sapere la Coldiretti nel suo monitoraggio, il ghiaccio ha colpito la Valle Seriana, fra Nembro, Gazzaniga, Albino, e Alzano Lombardo, e la Valle Imagna, azzerando il raccolto del fieno e distruggendo nelle aziende agricole fino al 90% della frutta sugli alberi.
Stesso scenario di devastazione nel Veneto, in provincia di Belluno, dove la grandine si è abbattuta su ortaggi, vigneti e campi coltivati a mais, orzo e soia nei comuni di Sedico, Santa Giustina, Cesio, Pedavena.
La Coldiretti ha chiesto l'attivazione dello stato di calamità naturale con gli ultimi nubifragi e grandinate che hanno dato il colpo di grazia alle ciliegie in Puglia dove si realizza il 40% del raccolto nazionale; l'ondata di maltempo ha danneggiato, in particolare, la varietà 'Ferrovia', dopo aver falcidiato fino al 90% il primo raccolto delle Bigarreau e Georgia.
A livello nazionale, la Coldiretti stima una produzione di pesche e nettarine in calo del 28% per un raccolto di quasi 820 mila tonnellate, che colloca l'Italia al secondo posto in Europa dopo la Spagna; per quanto riguarda le albicocche, invece, resta primo produttore con 136 mila tonnellate, un quantitativo dimezzato rispetto allo scorso anno (-56%).
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