ELEZIONI, PARLA IL 40ENNE IMPRENDITORE DELLA LEGA, TRA I CANDIDATI IN CORSA PER IL CENTRODESTRA NEL CAPOLUOGO MARSICANO: ''CON FI E FDI DIALOGO IN CORSO, TROVEREMO UNA SINTESI PER UNA COALIZIONE CHE NON AVRA' RIVALI''

‘DOPO COVID PRIORITA’ E’ WELFARE E SANITA”’ GENOVESI, ”UNITI PER IL BENE DI AVEZZANO”

7 Giugno 2020 07:00

Regione - Cronaca

AVEZZANO – “Dopo la pandemia le priorità sono cambiate, anche per Avezzano: ora in cima ad ogni azione amministrativa ci deve essere il welfare e la sanità. Lo sforzo massimo anche a livello comunale deve concentrarsi nell'aiutare le fasce deboli a superare la crisi, nella nostra città di accelerare la realizzazione del nuovo ospedale. Su questo deve basarsi il confronto tra gli alleati del centrodestra, per arrivare come sono certo ad una sintesi e alla costruzione di una coalizione che non avrà rivali”.

Intervistato da Abruzzoweb, a qualche mese dalle elezioni amministrative nella “sua” Avezzano, parla già con toni e contenuti da protagonista il 40enne imprenditore, Tiziano Genovesi, coordinatore provinciale dell’Aquila.

Sicuramente, il giovane salviniano della prima ora è uno dei cavalli in corsa per la candidatura a sindaco della coalizione di centrodestra dentro cui sono in pieno svolgimento le grandi manovre. Indicato con un atto di forza a fine febbraio dal deputato e segretario regionale, Luigi D’Eramo, come l’uomo giusto della Lega per riconquistare palazzo Municipale, ora commissariato dopo la caduta anticipata di Gabriele De Angelis, di Forza Italia, per spezzare l’impasse causata dagli scontri tutt’altro che risolti all’interno della coalizione.

In tal senso, dopo il congelamento dell’attività politica causa pandemia, solo in questi giorni si sono infittiti gli incontri tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia per trovare una quadra, soprattutto ora che si dà per certo che le comunali previste a giugno e poi rinviate a causa dell’emergenza coronavirus, si svolgeranno a settembre, con la data però da stabilire in uno scontro in corso.

Quello che è certo è che la Lega ad Avezzano si batterà sul nome di Genovesi, avendo spiegato in tutte le salse agli alleati che sono la prima forza politica abruzzese, con 10 consiglieri e 4 assessori in Regione, ma che non hanno avuto chance nei comuni importanti finora al voto perché i candidati sono stati scelti tra forzisti e meloniani: la stessa partita di Avezzano si giocherà a Chieti dove l’ex parlamentare di Pdl e Fi Fabrizio Di Stefano è stato indicato come candidato della Lega direttamente del leader, Matteo Salvini, in un comizio nel capoluogo teatino.

A tale proposito, se ne dovrebbe sapere qualcosa in più domani pomeriggio quando Salvini sarà in visita all’Aquila.

E D’Eramo e soci puntano proprio su una figura che unisce quella del piccolo imprenditore, espressione di una delle basi elettorali della Lega, con quella dell’uomo di partito e della prima ora.

Genovesi è noto e stimato nella Marsica ed anche fuori dei confini provinciali e regionali: dal 2007 è titolare della Global service srl che si occupa di manutenzione e ristrutturazione di immobili, con sede in Avezzano e sette dipendenti. Nella Lega è entrato nel 2015, quando i salviniani in Abruzzo avevano percentuali di consenso da prefisso telefonico.

Nello stesso anno è stato nominato coordinatore cittadino di Noi con Salvini, sempre nel 2015, nel 2017 promosso a responsabile regionale del dipartimento Immigrazione e Sicurezza, nel 2018 commissario dell’area della Marsica, e infine commissario provinciale a inizio 2020. 

Tiziano Genovesi, prima dello stop causa pandemia il centrodestra avezzanese non trovava la quadra sul nome del candidato sindaco. Dopo oltre due mesi il lockdown ha portato consiglio?

Siamo ancora in una fase interlocutoria, è in corso una fitto confronto come i referenti dei partiti della coalizione, e si registrano importanti aperture e quello che più conta ci stiamo confrontando sui programmi, sulle cose da fare. 

Un dato sembra però certo: la Lega fa quadrato su di lei, e non sembra disposta a fare passi indietro.





Non abbiamo mai fatto mistero sul fatto che puntiamo molto su Avezzano, a prescindere dal mio nome. Abbiamo uomini e donne che possono fare la differenza, e tante buone idee per la città. Non va poi dimenticato che siamo la prima forza politica in Abruzzo, la più determinante per conquistare la Regione. Ma non amministriamo nessun capoluogo, e nessun comune importante in provincia dell’Aquila. Questa è la prima tornata elettorale utile per un doveroso riequilibrio.

Pronti a correre da soli, alla mala parata?

Non posso dare risposte, ma dico che non abbiamo a livello nazionale l’indicazione per una corsa solitaria, ma di lavorare per l’unità del centrodestra.  

Parliamo dei programmi: le priorità per Avezzano?

Dopo la pandemia le priorità sono cambiate: ora in cima ad ogni azione amministrativa ci deve essere il welfare e la sanità. Lo sforzo massimo anche a livello comunale deve concentrarsi nell’aiutare le fasce deboli a superare la crisi, a risollevarsi, le nuove povertà diventeranno temo un emergenza. Serve un’efficace politica sociale, a tutti i livelli. Altra priorità è la costruzione del nuovo ospedale, serve un surplus di impegno, per accelerare l’iter. A questo proposito l’assessore regionale Nicoletta Verì sarà qui ad Avezzano nei prossimi giorni, su mio invito.  

La sicurezza vostro cavallo di battaglia passa in secondo piano dunque?

No, resta uno dei cardini della nostra azione: andrà fatta una mappatura dei punti critici della città, per troppo tempo terra di nessuno, come la zona della stazione e quella del terminal dell’autobus, e che noi restituiremo alla cittadinanza. 

A proposito di cavalli di battaglia, per generazioni di politici avezzanesi: il collegamento veloce con Roma si farà, come annunciato da Conte?

Sul  trasporto su ferro da e per la capitale servono finalmente fatti concreti, ovvero investimenti certi ed adeguati. Non è più pensabile una percorrenza di oltre due ore,  quando sarebbe possibile dimezzare i tempi, aprendo straordinari scenari di crescita economica e demografica del nostro territorio. Un sogno che deve essere realizzato.

La sua azienda come se la passa? Ha subito ripercussioni negative a causa dell’emergenza covid?

Fortunatamente continuiamo a lavorare, mi posso ritenere fortunato. Le difficoltà non mancano, però:  ad incidere sono ad esempio le spese importanti per le misure di sicurezza anti contagio, che erodono i margini già fortemente diminuiti.

De Angelis è stato un buon sindaco?





Dico solo che ha lasciato dietro di sé un strascico di litigiosità, nel centrodestra avezzanese. Ruggini che nn si sono ancora dissolte. Noi della Lega ci vogliamo anche far carico della ricomposizione dei rapporti tra gli alleati, in particolare tra Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Davvero si candiderà per il centrosinistra Giuseppe Di Pangrazio, ex presidente del Consiglio regionale e fratello dell’ex sindaco Giovanni Di Pangrazio?

Ad oggi non c’è nulla di ufficiale, circolano anche altri nomi. In ogni caso, siamo certi che la squadra e i programmi che metteremo in campo ci porteranno alla vittoria al primo turno.

La Lega al 32% a febbraio, è ora data dai sondaggi intorno al 27%, come si spiega questo calo? Matteo Salvini ha perso il suo smalto? 

E' un calo fisiologico ed inevitabile per una forza politica che non è al governo, in una fase di drammatica emergenza dove chi governa è visto come un punto di riferimento. Abbiamo poi un presidente del consiglio che a reti unificate ha attaccato l’opposizione, quando invece in un momento del genere avrebbe dovuto assumere un atteggiamento più istituzionale e responsabile e aggiungiamoci pure la magistratura che fa di tutto che per screditare Salvini come emerge dalle intercettazioni del caso Palamara.

A tal proposito, che giudizio dà del coinvolgimento dell’ex vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, e candidato presidente della regione del centrosinistra a febbrraio dell'anno scorso, di cui ora il suo partito chiede le dimissioni da commissario sisma 2016?

Da quanto si legge dai brogliacci, il suo non è un ruolo secondario, pare evidente che a dispetto del ruolo che rivestiva al Csm, voleva accelerare le inchieste giudiziarie a carico di Salvini. È una brutta pagina nella storia del Paese. 

Come hanno affrontato l’emergenza coronavirus il governo nazionale e quello regionale?

Il Governo ha promesso molto e ha dato poco, è in vergognoso ritardo sul pagamento delle cassa integrazione, degli aiuti alle imprese, che poi sono 25 mila euro a prestito che finiranno per indebitarle ancora di più. Servivano scelte diverse, sostegno vero e immediato. La Regione invece la sua parte la sta facendo, stiamo lavorando bene, nella legge  appena approvata,  a firma del nostro consigliere Sabrina Bocchino, nella prima stesura,  ci sono importanti risposte, a cominciare da aiuti questa volta a fondo perduto per le imprese. 

Lei è un sovranista e un anti-europeista?

Mi definisco semplicemente una persona di buon senso. L’Europa anche in questa drammatica occasione sta confermando di non essere quella dei popoli, quella per cui lottiamo. Il sostegno ai Paesi membri previsti nel recovery fund, non sarà in realtà senza condizioni, e a fondo perduto, e questo rischia di pregiudicare il futuro della nostra Nazione. 

 

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