PRESIDENTE ANCE L'AQUILA FA PUNTO SU TEMI APERTI IN VISTA RIAVVIO LAVORI IN CRATERE AQUILANO DOPO STOP CORONAVIRUS, ''MODIFICHE PREZZARIO REGIONALE NON COPRONO INDENNITA' PER INTERVENTI PRIVATI POST TERREMOTO, SERVE NORMA AD HOC''

”COPRIRE COSTI COVID IN CANTIERI SISMA” CICCHETTI, ”RIFINANZIARE RICOSTRUZIONE”

8 Maggio 2020 19:06

Regione - Terremoto e Ricostruzione

L'AQUILA – “C’è un interlocuzione in corso per i costi aggiuntivi delle misure anti covid anche nei cantieri del cratere sismico aquilano, non previste nel nuovo prezzario regionale. Poi andrà affrontato il tema altrettanto urgente del rifinanziamento della ricostruzione 2009″.

Un'agenda piena, quella di Adolfo Cicchetti, presidente dell’associazione nazionale costruttori (Ance), intervistato da Abruzzoweb alla villa comunale dell’Aquila, in vista della riapertura, secondo recentissime stime, di oltre 170 su 590 cantieri della ricostruzione post-sisma 2009, ferma da oltre due mesi a causa dell’emergenza coronavirus. Le imprese del sistema Ance sottoporranno a le maestranze a tamponi, come previsto dall'ordinanza del 2 maggio del sindaco Pierluigi Biondi, a prescindere del suo carattere obbligatorio o facoltativo, oltre a mettere in campo misure anti-contagio previste a livello nazionale e dal nostro protocollo, come la misurazione della febbre ad avvio giornata, l’utilizzo tassativo dei dispositivi di protezione individuale, la sanificazione degli ambienti.





Già 1000 operai si sono sottoposti a tampone, altri mille si apprestano a farlo. Le msure voiote ad evitare il propagarsi nel contagio in un territorio che finora è stato marginalmente interessato, comporterà un costo non indifferente, tenuto conto anche del fatto che i ritmi di lavorazione saranno giocoforza più lenti.

La Regione, recependo il lavoro della commissione dell’Ance, ha appena approvato il nuovo prezziario regionale. Che prevede un aumento medio generale dei prezzi del 7,5 per cento, a parte una ulteriore lievitazione del 5 per cento per i dispositivi di sicurezza obbligatori nei cantieri per la emergenza coronavirus per contenere il virus. Ma non per i cantieri privati del sisma 2009, che beneficiano di un indennizzo, e il costo a metro quadro è già prestabilito, e non poteva prevedere l’onere aggiuntivo per l’emergenza coronavirus.

“Le misure di sicurezza che convintamente stiamo adottando avranno un costo aggiuntivo e non indifferente – conferma Cicchetti – si sta comunque lavorando al fine di adottare una norma specifica che estenda la copertura del nuovo prezzario regionale anche ai cantieri della ricostruzione. È un discorso che stiamo affrontando sui tavoli nazionali, con in prima linea l’Ance regionale e il presidente Antonio D’Intino. Adesso comunque l'importante far ripartire i cantieri”.





Sul tavolo nazionale andrà poi affrontato il tema altrettanto urgente del rifinanziamento della ricostruzione 2009, partita che è diventata molto più ostica nel nuovo devastante scenario determinato dalla pandemia. Vanno riprogrammati circa 4 miliardi, visto che quelli stanziati nella legge di Stabilità del 2012 sono agli sgoccioli. Il rischio più volte paventato è che terminati i soldi non si potranno avviare più cantieri, proprio ora che la grande opera cominciata 11 anni fa si avvicina al traguardo.

“Lo stop forzato di due mesi ha rallentato i lavori – spiega Cicchetti – e questo andrà considerato come proroga rispetto alle tempistiche di consegna dei lavori. C’è però soprattutto il tema decisivo, del rifinanziamento della ricostruzione 2009. Andrà fatto entro il 2020, e occorre chiudere al più presto la partita”.

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