PISTA CICLABILE SU BONIFICA DEL TRONTO, ‘OK’ DA ASSOCIAZIONE CICLISTI

13 Maggio 2011 09:06

Teramo - Cronaca




TERAMO – E’ di questi giorni la notizia dell’affidamento dei lavori della pista ciclabile che colleghera la strada statale 16 con l’abitato di San Giovanni di Colonnella, lungo la strada provinciale numero 1, meglio conosciuta come Bonifica del Tronto.
 
A tale proposito il CCiclAT, Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano, ha dichiarato “E’ positivo che la Provincia abbia preso atto di quando da noi affermato mesi fa, quando in piena polemica sul taglio della vegetazione sulla bonifica, con funzione “anti prostituzione”, suggerimmo di creare percorsi ciclopedonali e parchi fluviali per scoraggiare il fenomeno”.
 
“Questo primo tratto di percorso ciclabile – continua il CCiclAT – sarà sicuramente utile ma occorre che sia collegato, attraverso un percorso altrettanto sicuro, al passaggio ciclabile che si sta realizzando sul fiume Tronto e alle piste ciclabili del lungomare, sul cosidetto Corridoio Adriatico. Purtroppo, benchè il codice della strada impogna agli enti la realizzazione di corsie cicllabili, la nuova rotatoria tra la statale e la provinciale non è dotata di un percorso protetto per le bici, costituendo un pericolo per il ciclista che si avventurerà sui nuovi percorsi.”
 
“Ringraziamo, quindi, la Provincia per aver compreso l’importanza della mobilità ciclistica anche per fini sociali, ma chiediamo un maggior coordinamento tra gli interventi progettati e realizzati, creando, magari, un progetto unico di percorsi ciclabili, come tra l’altro previsto dalla proposta di legge regionale che, da tempo, giace nei cassetti della Regione Abruzzo”
 
“Nel frattempo, sulla bonifica, e sulle altre strade provinciali, nei tratti privi di corsie ciclabili, sarebbe utile installare apposita segnaletica verticale che evidenzi la presenza di ciclisti sulla carreggiata, segnalando, magari, anche qualche percorso cicloescursionistico. Sarebbe un intervento attuabile con una spesa minima, ma di enorme importanza per lo sviluppo della mobilità ciclistica e del cicloturismo”.
 
 





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