TERAMO – Per uscire dalla crisi economica della Val Vibrata occorre “una vera legge per il reddito sociale, oggi più che mai utile a salvaguardare il bene più grande, cioè l’esistenza libera e dignitosa degli abitanti”. Lo afferma Settimio Ferranti, presidente dell’associazione “Dalla parte giusta per la tutela del cittadino”.
“Dopo gli impegni del recente passato e della seduta del Consiglio provinciale del 20 novembre 2009 – spiega in una nota – speriamo che l’assemblea si ricordi in fretta delle promesse fatte e dei verbali redatti e solleciti da subito, in tal senso, la regione Abruzzo, il Governo e le istituzioni tutte, visto che ha già sentito e più volte il nostro grido di dolore e ha sicuramente percepito, da più parti e sentori, il dramma economico sociale e familiare, in cui vivono da tempo, con dignità e silenzio, gran parte delle oltre 26 mila famiglie della Val Vibrata”.
Nella Valle, ricorda Ferranti “c’erano e ci sono ancora oltre 6 mila disoccupati, iscritti ai centri per l’impiego, di cui la minima parte ha la possibilità di percepire gli ammortizzatori sociali e il sostegno al reddito, vista la scarsa offerta di lavoro e la crisi tremenda e imperante”.
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