VIOLENZA SULLE DONNE: ‘UNA LEGGE PER PERCORSO GRATUITO”, LA PROPOSTA DEM

27 Ottobre 2019 11:55

Regione - Cronaca

L'AQUILA – “Vogliamo proporre alla Regione Abruzzo la realizzazione di luoghi sanitari dedicati alle donne vittime di violenza, con personale adeguatamente formato, in strutture pubbliche, sull’intero territorio regionale. Un atto dovuto a tutte quelle donne che anche nella nostra regione hanno purtroppo conosciuto la ferocia della violenza, dello stupro”.

La proposta arriva dalla deputata Stefania Pezzopane,Gilda Panella, coordinatrice provinciale delle Democratiche.





“E’ finalmente tempo che la Regione Abruzzo dia corpo e attuazione al principio costituzionale della parità e dell’uguaglianza di tutte le  persone”, dice Pezzopane.

Per Pezzopane si tratta di “un impegno di civiltà nei confronti di tutte le donne, un messaggio  forte che deve certamente considerare il tema della parità di genere, ma che deve fare un necessario, ulteriore, importante salto di qualità intervenendo a tutela di tutte le donne che hanno subito l’orrore delle violenze: una tutela che sia piena e garantisca le vittime in tutto il percorso sanitario successivo ad un evento tanto traumatico quanto devastante”. 

“Impensabile continuare a ritenere che le donne stuprate non trovino un percorso sanitario garantito con prestazioni gratuite in strutture pubbliche. Lunghi, dolorosi e complessi sono i percorsi di cura che queste donne e i loro familiari devo affrontare”, sottolinea la deputata dem. 





“Donne che hanno rischiato di morire spesso per mano di uomini che dicevano di amarle. Donne che non vanno lasciate sole, mai. E’ un dovere morale che l’intera comunità politica deve assumersi, anche in memoria delle donne che non ce l’hanno fatta, alle vittime di femminicidio; perché tutte e tutti insieme dobbiamo lavorare affinchè mai più, nessuna donna debba perdere la vita per mano di un uomo che le nega la libertà di decidere della propria vita. Noi non ci fermiamo”, conclude Pezzopane.

Come spiega Gilda Panella, coordinatrice provinciale delle democratiche: “Vogliamo introdurre il principio della cultura del rispetto che riteniamo elemento essenziale per una vera parità, per una reale tutela dei diritti. In questo senso, nei giorni scorsi, ci siamo attivate con operatori e rappresentanti di istituzioni.  E’ tempo che anche l’Abruzzo si doti di una legge quadro all’altezza, ad esempio, di quella già esistente in Emilia Romagna”.

“Le donne pagano, da sempre, un prezzo altissimo in ogni ambito e nulla, nella storia, ci è mai stato regalato. La cura della famiglia, degli anziani, della casa, grava sulle spalle delle donne. La crisi che ancora attanaglia il Paese, colpisce soprattutto le sue fasce più deboli. Le donne non vogliono un regresso ‘obbligato’ alla sfera del privato ma le statistiche, unite a innumerevoli esperienze individuali, raccontano come le prime a perdere il lavoro, a essere sfruttate, sottopagate, vessate e quindi a dover rifuggire nella vita privata siano proprio le donne – conclude Panella – Non è accettabile che ciò avvenga in un Paese che voglia definirsi civile”.

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