In 3 giorni ore dalla sua pubblicazione ha già fatto quasi 85 mila visualizzazioni da tutto il mondo e il numero è destinato a salire.
Nel video modellato in 3D da Google ed esplorabile su Google Earth e Maps che sta spopolando su Facebook si può volare tra palazzi e piazze dell’Aquila ancora in ricostruzione, planando sul prato della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, sui tetti del Castello cinquecentesco e delle chiese del capoluogo.
“Volevo fa vedere il centro storico dell’Aquila al mondo – racconta Graziano Di Crescenzo, informatico teramano che ha realizzato il video – Sono nel campo da molti anni e ho lavorato anche con Barnaby Gunning per realizzare L’Aquila in 3D, avevamo già modellato la Basilica di Collemaggio e altre importanti chiese. Non abbimao però potuto fare il 100 per cento del lavoro perché non avevamo la strumentazione adeguata”.
Di Crescenzo che ha frequentato l’Università nel capoluogo negli anni passati aveva già realizzato un tour virtuale del centro storico che attraversava vicoli e piazze ancora chiusi dopo il terremoto del 2009, dove la macchina di Google non era ancora arrivata.
“Il tour virtuale interattivo ha fatto circa 500 mila visualizzazioni e si trova sul sito www.hellolaquila.it – aggiunge – In quell’occasione ho scattato circa 20 mila foto e ho ricreato quello che Google fa con la sua macchina, creando una visuale che si ha camminando a piedi”.
Il video in 3D pubblicato due giorni fa ha la particolarità di essere stato realizzato con un mouse 3D che dà la sensazione di volare.
“Dà una sensazione nuova alla vista – spiega – Per questo è diventato così popolare. Sembra di planare tra gli edifici: questo si può realizzare solo tramite il mouse 3D. Su Google Earth lo si fa con un mouse normale e non si riesce a ottener lo stesso effetto”.
“Sono esperto in questo settore, anche perché lavoro nella comunicazione social per la promozione territoriale e turistica – conclude – Tuttavia sono legato all’Aquila in modo particolare avendo trascorso nel capoluogo gli anni dell’università e volevo che fosse conosciuta nel mondo”.
Download in PDF©