VALLE CASTELLANA VERSO ADDIO AD ABRUZZO, SINDACO INCONTRA COMITATO REFERENDARIO

24 Maggio 2019 11:38

Teramo - Politica

TERAMO – “Siamo ben lieti di svolgere l'incontro con i rappresentanti del Comitato per il Referendum Valle Castellana nelle Marche”convinti che, in ballo, ci sia un tema delicato e di grande importanza per il futuro del nostro territorio”.

Ad affermarlo sono il sindaco di Valle Castellana (Teramo), Camillo D'Angelo, e il consigliere Giulio Giovannini, che al presidente del comitato, Biagio Caponi, hanno proposto di svolgere il tavolo di confronto sabato 1 giugno alle ore 15 presso il Municipio di Valle Castellana.

“Auspichiamo che all’appuntamento prenda parte anche l’intero gruppo di minoranza, vista l’importanza del tema in agenda, così che possano essere rappresentate le istanze di tutta la cittadinanza e vengano messi sul tavolo del dibattito tutti gli spunti utili per la realizzazione di questo referendum”, aggiungono D'Angelo e Giovannini. 





Il “Comitato referendum Valle Castellana nelle Marche”, si è costituito il 23 marzo, con lo scopo di indurrre il Comune ad indire una consultazione poplare per dire addio all'Abruzzo.

Il comitato argomenta che “Valle Castellana dista da Ascoli Piceno solo 18 chilometri, mentre la città di Teramo e a circa 40 chilometri di strada situata in buona parte ad una altitudine di oltre i mille metri sul livello del mare. Questa collocazione geografica ha significato per gran parte del territorio comunale una continuità economica e culturale con il territorio di Ascoli Piceno. Tutt’oggi la gran parte della popolazione residente lavora e studia nella città di Ascoli Piceno. Aggiungiamoci pure che a Valle Castellana si ricevono solo canali televisivi e radiofonici delle Marche”.

C'è poi la questione dei trasporti pubblici. 

“Ci sono diverse corse giornaliere di autobus verso la città di Ascoli, mentre si ha un’unica corsa giornaliera che dal capoluogo, tralasciando buona parte del territorio comunale, va verso la città di Teramo. Del resto è il Tribunale di Ascoli quello competente per il nostro territorio, e lo stesso vale per la Diocesi. La corte di Appello per noi competente è quella di Ancona”.





Per non parlare del servizio sanitario: uno dei tanti disagi subiti dai cittadini è quello del 118 che se chiamato dal territorio comunale parte da Teramo, con un naturale prolungamento dei tempi di soccorso rispetto ad un’eventuale ambulanza proveniente dal territorio ascolano. 

“Le problematiche nascono per la distanza del nostro comune verso le strutture abruzzesi – conferma . Quindi per il recepimento di diverse prestazioni del Servizio sanitario, i cittadini sono costretti ad effettuare lunghi viaggi, sempre che abbiano disponibilità di mezzi propri.  Quasi sempre i cittadini del nostro Comune per le prestazioni specialistiche si rivolgono, quando questo è possibile, alle strutture sanitarie ascolane, ciò comporta un aggravio per le casse della Sanità abruzzese che si trova a pagare le “trasferte regionali”.  

 

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