VACCINI: ABRUZZO VIRTUOSO SECONDO I DATI DEL MINISTERO DELLA SALUTE

di Loredana Lombardo

5 Settembre 2017 17:41

Regione -

L’AQUILA – L'Abruzzo ai primi posti per copertura vaccinale dell'età pediatrica dei nati nel 2013, con una media di copertura del 96%, secondo una ricerca fatta dal ministero della Salute e riportata dal quotidiano Il Sole 24 ore.

Vaccinazioni che, va ricordato, sono state rese obbligatorie dal ministero per poter iscrivere i bambini alla scuola materna e alla scuola dell'obbligo.

Con l’entrata in vigore del decreto Lorenzin in materia, la priorità per le famiglie è quella di presentare almeno l‘autocertificazione relativa allo stato vaccinale e di immunizzazione dei bambini.





La classifica nazionale si basa su dati raccolti per 100 abitanti e per singolo antigene. In Abruzzo è stato vaccinato il 96,8% dei bambini per la polio, difterite, pertosse e tetano, il 96,79% per l’epatite B e l’Hib, l’86,85% per il morbillo, la parotite e la rosolia e il 9,97% per la varicella.

Per quanto riguarda le vaccinazioni facoltative, l’Abruzzo registra una buona percentuale (il 69,88%) per il meningococco C coniugato e l’89,04% per il vaccino al pneumococco coniugato, bassa invece la percentuale di vaccinati per l’epatite A (lo 0,33%), che comunque non è obbligatorio.

Le disposizioni ministeriali prevedono due scadenze per la presentazione dei certificati: il 10 settembre per i bambini fino a 6 anni, iscritti al nido o alla scuola materna, e il 31 ottobre per alunni di età superiore a 6 anni. 

Chi non è in linea con l’obbligo ha tempo 6 mesi, fino al 10 marzo, per rientrare nella legge recandosi ai servizi vaccinali. Chi non dovesse riuscire, a causa di disorganizzazione dei servizi, a completare il ciclo di profilassi richiesto, non rischia comunque di restare fuori dalla classe.





Le Aziende sanitarie locali stanno inviando alle famiglie le comunicazioni e, a quelle che ancora non sono in pari con le vaccinazioni, invieranno un modello da compilare e firmare nel quale i genitori dichiareranno il proprio impegno a completare il ciclo delle vaccinazioni previste.

Non possono frequentare l’asilo nido o la scuola materna i bambini che non sono vaccinati, anche se i genitori pagano la multa, mentre chi vuole che il proprio figlio sia esonerato deve chiedere un certificato che attesti il pericolo dall’immunizzazione al pediatra.

Il semplice pagamento della multa non basterà a iscrivere ai servizi per l’infanzia il bambino, mentre per la scuola dell’obbligo l’iscrizione resta possibile. Per essere esonerati servirà un certificato del pediatra o del medico di base.

“La sanzione estingue l’obbligo della vaccinazione – si legge in una delle circolari del ministero della Salute – ma non permette comunque la frequenza, da parte del minore, dei servizi educativi dell’infanzia, sia pubblici sia privati, non solo per l’anno di accertamento dell’inadempimento, ma anche per quelli successivi, salvo che il genitore non provveda all’adempimento dell’obbligo vaccinale”.

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