NESSUNA INFORMAZIONE, POCA CHIAREZZA, UN FINALE ANCORA INCERTO

UNIVAQ: VERTICE LETTA-SCARONI, CENTRO ENI AVVOLTO NEI MISTERI

di Alberto Orsini

7 Giugno 2012 13:52

Regione - Cronaca

L’AQUILA – Continuano le trattative sotterranee per sbloccare e riavviare la vicenda del centro di ricerche che l’Eni dovrebbe realizzare all’Aquila in favore dell’Ateneo.

AbruzzoWeb è venuto a conoscenza che ieri a Roma c’è stato un incontro interlocutorio tra l’amministratore delegato del gruppo, Paolo Scaroni, e l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che si sta occupando della vicenda anche se non si sa bene a quale titolo, non avendo più incarichi istituzionali.

Da quanto si è appreso, il vertice c’è stato in Largo del Nazzareno, nella sede di Mediaset dove il braccio destro di Silvio Berlusconi ha a disposizione un intero piano di rappresentanza.

Incerto l’esito dell’incontro, del quale si sanno solo poche indiscrezioni emerse direttamente all’interno del Biscione.





Quello che è certo è che Letta ha chiamato Scaroni, nominato proprio durante il governo Berlusconi di cui faceva parte, per perorare la causa della salvezza del progetto da 12 milioni di euro per l’università che l’ad ha deciso di depennare dopo la scadenza della convenzione al termine di tre anni di vana attesa.

Sembra invece smentita l’ipotesi di una proroga di 30 giorni sulla convenzione come paventato da alcuni protagonisti, per esempio dal sindaco del capoluogo, Massimo Cialente.

Proprio con quest’ultimo, comunque, Scaroni sembra disposto a parlare di nuovi progetti, posizione già espressa in una stringata missiva al rettore, Ferdinando Di Orio, una posizione che ha mantenuto ben salda nonostante il buon rapporto con Letta.

In ogni caso su questa vicenda continua ad aleggiare un velo di mistero, con poca trasparenza e poca chiarezza da parte di tutti.

Non ci sono comunicazioni ufficiali da parte di nessuno dei protagonisti coinvolti su un progetto che dovrebbe essere strategico per la città.





E invece l’Eni, interpellata per un’intervista, non ha ancora risposto.

Quanto a Di Orio, rintracciato telefonicamente, ha tagliato corto: “Novità su Casale Calore? Assolutamente nulla”.

Letta, poi, lo ha detto proprio esplicitamente, sorpreso dalla telecamera di questo giornale, nel corso della cena segreta svelata da AbruzzoWeb: “lasciateci lavorare, parlerò dopo”.

Ma la città avrebbe il diritto di sapere già ora che succede.

E balla sempre il dubbio, nel caso in cui il progetto Eni non vada in porto, su quale sarebbe il destino di un’area a destinazione agricola da oltre 60 mila metri quadrati che il Comune ha reso edificabile con una cubatura imponente.

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