UNIVAQ: DI ORIO DAL GUP CON EX SINDACO RIETI, ACCUSA ABUSO D’UFFICIO

17 Dicembre 2014 09:36

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Comincia oggi presso il tribunale di Rieti l’udienza preliminare per discutere la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’ex rettore dell’Università dell’Aquila, Ferdinando Di Orio e dell’ex primo cittadino di Antrodoco (Rieti) Maurizio Faina, entrambi indagati per abuso d’ufficio aggravato.

Sono accusati di essersi procurati “un ingiusto profitto” con le loro condotte messe in atto “nello svolgimento delle funzioni e del servizio” in violazione di una serie di normative

L’inchiesta è arrivata alla definizione dopo un’indagine lunga 4 anni, tanto da aver fatto anche paventare l’ipotesi di un rischio di prescrizione.

In aula a sostenere l’accusa ci sarà il pubblico ministero Lorenzo Francia mentre a prendere la decisione finale sarà il giudice per l’udienza preliminare Francesca Ciranna. Di Orio è assistito dall'avvocato Giovanni Marcangeli mentre Faina dal legale Antonio Perilli.

Una nuova tegola giudiziaria per l'ex rettore, che rischia il quarto processo in pochi mesi: altri due, infatti, sono in corso all’Aquila, con 2 ulteriori imputati, sempre per abuso d’ufficio, nell’ambito dell’inchiesta sul maxi affitto del capannone ex Optimes per ricollocare la facoltà di Ingegneria, e a Roma, per concussione nei confronti del suo ex amico e docente dello stesso Ateneo Sergio Tiberti.





In un quarto procedimento, sempre innescato da Tiberti, per diffamazione, infine, l’ex rettore è stato assolto dalle accuse.

LE TRE FRANGE DELL’INDAGINE

IL CAMPO DA CALCIO

Il terreno oggetto dell’inchiesta, in località Rocca di Corno, è stato inserito in un piano di alienazione e valorizzazione degli immobili comunali in una delibera di Giunta del 5 maggio 2009, e la vendita è passata in Consiglio, convocato con urgenza, il 21 dello stesso mese.

Il 29 è arrivata l’istanza protocollata del rettore aquilano per l’acquisto del terreno a 15 mila euro, ovvero, 3,40 euro al metro quadrato, prezzo definito “irrisorio” dal pubblico ministero, “al fine di installarvi un prefabbricato abitativo, motivando la richiesta dalla perdita della casa a seguito del sisma”.

Il 4 giugno sempre in Consiglio è stata approvata definitivamente la cessione, motivando l’intento di concedere il terreno a favore del rettore “dal sicuro vantaggio che la sua venuta porterà al territorio” e la partita si è chiusa il 12 dal notaio Battaglia dell’Aquila.

Infine, il 27 giugno il sindaco Faina ha autorizzato a Di Orio la posa in opera di un prefabbricato e il 7 luglio è comparso un cartello di inizio lavori.





L’ATENEO A VILLA MENTUCCIA

Contemporanea e intrecciata alla vicenda del campo da calcio c’è quella del trasferimento dell’Ateneo nel Reatino.

Il 21 maggio, infatti, la Giunta antrodocana ha approvato un accordo di programma con cui veniva concordato il trasferimento ad Antrodoco, nei locali di Villa Mentuccia, della sede della Fondazione, della casa editrice di Ateneo e di alcuni master e corsi, accordo poi sottoscritto il 5 giugno successivo.

LA FACOLTA’ DI MEDICINA

Infine, una terza frangia dell’inchiesta riguarda la convenzione tra Ateneo e la società che gestiva una struttura termale Antrodoco Terme Srl “per le esigenze della facoltà di Medicina in ambito didattico, scientifico e assistenziale con la falsa prospettazione della gestione di una Rsa accreditata con il sistema sanitario nazionale”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: