UNIVAQ: CALUNNIA DI DI ORIO A TIBERTI, MANCA GIUDICE E PROCESSO SLITTA AL 2018; ”RISCHIO PRESCRIZIONE”

20 Novembre 2017 11:07

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Slitta al 15 maggio 2018, con un concreto rischio di prescrizione dei reati, il nuovo processo all’ex rettore dell’Università dell'Aquila, Ferdinando Di Orio, con l’accusa di calunnia nei confronti del suo ex collega Sergio Tiberti.

La causa del rinvio è l'assenza di un giudice togato da assegnare a questo procedimento, già cominciato e che sarebbe ora atteso alla fase istruttoria di ascolto dei testimoni.

La controversia nasce da una precedente denuncia che era stata presentata da Di Orio nei confronti di Tiberti con l’accusa di utilizzo abusivo del logo dell’Ateneo e di plagio perché, secondo l’ex rettore, il docente avrebbe pubblicato a proprio nome alcuni studi epidemiologici realizzati dallo stesso rettore e sui quali appariva il simbolo accademico.





Accuse risultate infondate, tanto è vero che l’istanza è stata archiviata.

Il processo per Di Orio è scaturito, così, dalla contro-querela per calunnia presentata dal professor Tiberti una volta archiviato il procedimento a suo carico.

L’ex rettore, che con Tiberti aveva avuto in passato buoni rapporti, secondo il gup avrebbe incolpato l’allora suo collega “pur sapendolo innocente”.

L’infondatezza dei rilievi relativi a questa vicenda è emersa anche dal processo di primo grado celebrato al Tribunale di Roma dove, all'inizio del 2016, Di Orio è stato condannato a 3 anni di reclusione e 5 di interdizione dai pubblici uffici per aver indotto proprio Tiberti a consegnargli denaro non dovuto.





In seguito a questa condanna, l’ex rettore è stato sospeso dall'insegnamento di Storia della Medicina dal suo successore, la rettrice Paola Inverardi, oltre ad avere lo stipendio bloccato, fino alla definizione del giudizio.

In questo procedimento per calunnia Di Orio è difeso dagli avvocati Antonio Milo e Giovanni Marcangeli, Tiberti da Giorgio Tamburrini.

È solo l'ultima di una serie di vicissitudini giudiziarie per Di Orio: entro pochi giorni, infatti, dovrebbe essere emessa, evitando la prescrizione, la sentenza del processo che lo vede imputato al tribunale di Rieti con l'accusa di abuso d’ufficio aggravato assieme all’ex sindaco di Antrodoco, Maurizio Faina.

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