UNICH: STANGATA AI COLLABORATORI LINGUISTICI, PRESIDE SCRIVE A DI ILIO

di Arianna Iannotti

20 Febbraio 2015 10:29

Chieti -

CHIETI – “Carmine… ma dove vogliamo arrivare?” La domanda è per il rettore dell’università “D’Annunzio” Carmine Di Ilio. Schietta, diretta e a questo punto ineludibile, gli vieni rivolta in una lettera dal direttore del dipartimento di Architettura Paolo Fusero, componente del Senato accademico. 

Il professore, da poco nominato alla guida dell’ex facoltà di Architettura, prende così posizione nettamente a favore dei collaboratori ed esperti linguistici, Cel, ai quali il direttore generale Filippo Del Vecchio ha chiesto di ridare all'ateneo in 15 giorni circa 75 mila euro in media a testa, soldi che questi docenti, secondo il dg, avrebbero preso in eccesso, ma la cosa è tutta da dimostrare, nell'arco della passata gestione. 





Una richiesta “irrazionale” per Fusero, al di là dei “contenuti tecnici delle motivazioni giuridiche”, ma per quanto riguarda “modi e ai tempi”. Tanto irrazionale che non potrà essere soddisfatta: “Persone che guadagnano meno di mille euro al mese – dice infatti il docente – è assai improbabile che possano restituire queste cifre, di sicuro è impossibile farlo in soli 15 giorni, considerando i tempi per accedere a un mutuo bancario”.

E così Fusero chiama in causa l’amico rettore, a cui, pur riconfermando affetto e amicizia, pone una serie di domande: “È possibile continuare con questo stillicidio di azioni contro i nostri dipendenti (prima i tecnici amministrativi, poi i Cel, i prossimi chi saranno? I docenti?) che hanno semplicemente avuto il torto di lavorare per mezzo di contratti che noi in questo momento stiamo giudicando non legittimi?”, cosa che, tra l’altro, sottolinea il professore, va dimostrata.

Il direttore di Architettura chiama in causa anche il tema della contrapposizione alla precedente gestione universitaria: “Fino a che prezzo siamo disposti a pagare per dimostrare che tutto ciò che è stato fatto dalla precedente amministrazione era completamente sbagliato?”





Fusero giudica importante guidare l’ateneo attraverso i principi della correttezza amministrativa, ma, aggiunge, “stiamo valutando con attenzione il pubblico interesse in una fredda analisi comparativa dei costi-benefici? Quanto ci costa (e non solo in termini economici) questo clima drammatico di conflittualità interna nel quale siamo precipitati?”.

La lettera si chiude con la richiesta a Di Ilio di voltare pagina e con una serie di “mai più”: “Mai più lettere come quella inviata la settimana scorsa ai Cel! Mai più spaccature insanabili nei rapporti con i nostri tecnici amministrativi e con le rappresentanze sindacali! Mai più liste di proscrizione esposte al pubblico ludibrio di persone che hanno semplicemente svolto il lavoro che gli veniva richiesto!”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: