UNICH: INDENNITA’, NUOVA DIFFIDA UIL CONTRO IL DIRETTORE DEL VECCHIO

di Arianna Iannotti

20 Agosto 2014 08:49

Chieti - Cronaca

CHIETI – Durissima lettera della Uil Rua, a firma del segretario regionale Marco Angelini, contro il direttore generale dell’Università “D’Annunzio”, Filippo Del Vecchio, sul problema dell’indennità mensile accessoria (Ima). 

La lettera del sindacato contiene una diffida nei confronti del direttore generale “dall’intraprendere qualunque diverso, ancorché maldestro, tentativo di risoluzione unilaterale del problema”.

Il riferimento è, in particolare, a un presunto “indebito” tirato fuori dal Del Vecchio contro un rappresentante sindacale della Uil proprio in relazione alla questione Ima.





Di qui la levata di scudi dell’organizzazione di categoria che assicura che i metodi del direttore generale, ovvero “il maldestro tentativo di screditare chi si oppone al suo volere” dice Angelini “non ci intimidiscono e certamente non ci fanno abbassare la testa; anzi!”.

Insomma, il clima nell’ateneo teatino-pescarese si fa sempre più arroventato, proprio nel giorno in cui i circa 330 dipendenti hanno potuto prendere in mano il cedolino dello stipendio e così constatare che, nonostante le diffide, i 300 euro dell’Ima sono spariti.

L’arrivo della nuova diffida della Uil Rua ha coinciso anche con il viaggio del dg a Roma per tentare di  evitare che i dipendenti ripaghino di tasca propria i circa 14 milioni di Ima che sarebbe stata indebitamente percepita nel corso degli ultimi 10 anni.

AbruzzoWeb ha chiesto al delegato per i Rapporti con il personale, il professor Luigi Capasso, l’unico che ha risposto al telefono dopo aver accompagnato a Roma Del Vecchio (quest'ultimo invece è stato irrintracciabile), di sapere quale fosse stato l’esito del vertice, ma il professore ha risposto che non poteva anticipare nulla sull’incontro prima di parlarne con il rettore, Carmine Di Ilio





Per la Uil Rua, però, c’è “piena sfiducia nelle azioni del direttore generale”, accusato di portare avanti “una battaglia personale contro questa indennità che evidentemente lo priva di un potere discrezionale di gestione”.

Secondo il sindacato, Del Vecchio starebbe facendo passare questa decisione come dovuta “ai sensi di legge”, ma non sarebbe affatto così: se l’Ima era stata definita illecita perché non era stato creato il relativo fondo per il salario accessorio, allora come mai, chiede la Uil Rua, “il dg ammette di aver pagato compensi per lavoro straordinario anche in assenza di fondi. Lo straordinario, come è noto, viene corrisposto attingendo da particolari risorse del salario accessorio che per stessa ammissione del dg sarebbero state 'trasferite' dal 2005 sui compensi destinati all’indennità mensile: quindi da dove sono stati presi ora i soldi? Utilizzando risorse destinate ad altri scopi e violando così un accordo sindacale? Variando la consistenza del fondo? Distraendo risorse dal Bilancio dell'Ateneo?”.

“Domande alle quali vorremmo fosse data risposta dal dg e dai revisori dei conti”, conclude il sindacato.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: