UNICH: DE CAROLIS SOSPESO PER TRE MESI, I SINDACATI SI RIBELLANO E SCRIVONO A FEDELI

8 Marzo 2017 07:33

Chieti - Cronaca

CHIETI – Sospeso per tre mesi, da aprile a luglio.

L’ufficio per i procedimenti disciplinari dell’università “d’Annunzio” ha sospeso il sindacalista e senatore accademico Goffredo De Carolis a causa dell’intervento in una seduta di Senato accademico che si è svolta a inizio dello scorso mese di dicembre.

Nel suo intervento De Carolis aveva attaccato il direttore generale Filippo Del Vecchio non solo per le decisioni di tagliere gli stipendi dei dipendenti ma anche perché, a giudizio del senatore accademico, il suo stipendio sarebbe superiore a quanto gli spetta.





Queste dichiarazioni hanno fatto scattare il procedimento disciplinare (il terzo nei confronti di De Carolis). Al suo fianco sono subito scesi i sindacati. In particolare, le segreterie nazionali ci Cgil e Cisl hanno inviato una dura lettera che sarà spedita anche al ministro dell’Università, Valeria Fedeli.

Per i sindacati, il provvedimento ha “carattere intimidatorio e punitivo nei confronti di un dirigente sindacale amato e stimato dai lavoratori”.

“Avvalendosi della propria posizione gerarchica si consumano impunemente vendette e “rese dei conti” personali con i soggetti non disponibili a piegare la testa ai voleri del “vertice””, dicono ancora i sindacati. “E non staremo in silenzio a vedere oltraggiati i più elementari diritti democratici: da quello dei lavoratori ad avere un contratto integrativo, al rispetto del CCNQ del 7 agosto ’98 che al comma 6 dell’art. 18 recita “i sindacalisti, nell’esercizio delle loro funzioni, non sono soggetti alla subordinazione gerarchica prevista da leggi e regolamenti””.





E in più, De Carolis non è solo un sindacalista, ma anche un senatore accademico regolarmente eletto e, dunque, al pari degli altri, in grado di esercitare le proprie funzioni: “Non è accettabile che ad un senatore accademico democraticamente eletto si applichi il disciplinare del Contratto nazionale di lavoro (in quanto rappresentante del personale tecnico amministrativo) per sanzionarne presunti “commenti ingiuriosi” verso il direttore generale”.

La lettera dei sindacati contiene anche un monito a chi ha deciso di rimanere in silenzio di fronte a questa vicenda: “Quanti casi come quelli del prof. Luigi Capasso, riammesso in CdA solo con sentenza del Tar, devono verificarsi per pretendere che la comunità dell’Ateneo “d’Annunzio” trovi il coraggio di liberarsi di questo vertice?”

Cgil e Cisl, infine, esprimono massima solidarietà a De Carolis e si dicono disponibili a qualsiasi forma di protesta che i lavoratori vorranno intraprendere a suo sostegno e anche a fare una colletta per garantire al collega l’importo economico perso. 

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