UNA GIORNATA AL MARE DOPO IL LOCKDOWN, TUTTI IN SPIAGGIA SULLA COSTA DEI TRABOCCHI

di Azzurra Caldi

2 Giugno 2020 18:40

Regione - Cronaca

FOSSACESIA – Ci sono le prime code di auto che scendono verso il mare, sulla Statale 16 Adriatica che costeggia la Costa dei Trabocchi si potrebbe scattare la stessa foto di un anno fa, con la stagione estiva sui nastri di partenza e i tempi duri del Coronavirus così lontani.

E così nel giorno della Festa della Repubblica, da Fossacesia a San Vito si torna finalmente in spiaggia dopo lunghe settimane di lockdown, in una calda giornata di sole alle porte della bella stagione. 

Parcheggi affollati, i primi ombrelloni riaperti e i bar che sistemano i tavolini.

Le strade del lungomare di Fossacesia si riempiono di gente ma non è stata segnalata nessuna situazione di criticità o pericolo di assembramenti: “Lo spazio c'è – scherza un uomo a passeggio – e rincuora un po' questo ritorno alla normalità, questo momento lo abbiamo sognato per mesi. Sapevamo di essere fortunati ma è strana questa nuova consapevolezza”.





Scendendo da Rocca San Giovanni sembra una qualsiasi domenica di luglio: “Ci abbiamo messo un bel po' per arrivare ma anche per parcheggiare”, spiega un ragazzo che da Fossacesia indica il porto.

A San Vito, sul molo, qualcuno torna a mangiare il gelato: “Ce lo siamo meritati”, conferma una signora.

Soddisfatto il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio: “Tanta gente che passeggia ma per ora non abbiamo avuto particolari segnalazioni, abbiamo anche i nostri uomini della polizia municipale in giro affinché vengano garantite le distanze e scongiurato il pericolo di assembramenti”.

Ma intanto sembra una giornata estiva “quasi” normale: “Fossacesia sta conoscendo un boom di presenze da molti anni – dice il primo cittadino – ed è un sollievo constatare come anche in questa situazione di emergenza si torni da noi”.

Anche se la stagione balneare non si apre nel migliore dei modi e Di Giuseppantonio non lo nasconde: “Siamo veramente stanchi”. 





Con la firma dell'ordinanza numero 69 da parte del governatore, Marco Marsilio, infatti, la palla della difficile gestione delle spiagge libere è passata ai Comuni: “Senza fondi, la stagione estiva 2020 rischia di rivelarsi difficile”. 

Hanno tuonato nei giorni scorsi i sindaci Di Giuseppantonio; Ortona, Leo CastiglioneNino Di FonsoGianni Di Rito Emiliano Bozzelli: “E’ davvero complicato coniugare sicurezza, sorveglianza e controllo con le aspettative che i cittadini nutrono per poter frequentare gratuitamente le aree libere da Martinsicuro a San Salvo – proseguono i sindaci – Stiamo parlando di 100 chilometri di spiagge sui 145 che misura l’intero tratto abruzzese”. 

“Sarà ancor più complicato sulla Costa dei Trabocchi, con le sue eccellenze ambientali, riserve marine ed anche con le sue tante discese a mare, che permettono ai fruitori di raggiungere grandi e piccole spiagge libere la cui sorveglianza diventerà ancor più complicata. Una domanda sorge spontanea: a chi affidare il compito di controllo e di rispetto delle distanze sociali di sicurezza? Alcuni Comuni hanno deciso forme di collaborazione con associazioni e nuclei di Protezione Civile, ma tutto ciò avrà comunque un costo ingente”. 

“E’ inimmaginabile per i nostri Comuni – sottolineano – poter far ricorso a personale interno, come ad esempio la Polizia Municipale, che ha un numero insufficiente di dipendenti, o figure del proprio organico per ottemperare alle prescrizioni previste nelle disposizioni sanitarie di sicurezza: non abbiamo le risorse necessarie. Senza contributi saremo costretti, per garantire l’utilizzo delle spiagge libere , alla sola affissione nei punti di accesso di cartelli in diverse lingue, contenenti indicazioni chiare sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno 1 metro ed il divieto di assembramento. È quanto prevede, tra l’altro, l’ordinanza numero 69 del 29 maggio 2020 della Regione”. 

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