TRATRO: SPOLTORE ENSEMBLE, ELOGIO DI ALBERTAZZI ALLA BELLEZZA

di Alessandra Renzetti

17 Agosto 2014 01:20

Pescara -

SPOLTORE – ''Quella frase famosa che di tanto in tanto sentiamo in televisione, o recitare da qualcuno che fa così: ‘La bellezza salverà il mondo’, sono stato proprio io ad inventarla. Ora me la copiano tutti ma sono contento di averla lanciata perché è vera''.

Con questa riflessione il maestro Giorgio Albertazzi, ha dato il via ieri sera a Spoltore (Pescara) all'edizione numero 32 dello Spoltore Ensemble, ormai punto di riferimento del teatro e non solo, in Abruzzo e in Italia.

Fiero, anarchico, ha sfoggiato un look giovanile, giacca rossa e cappello da vacanziere e con un pizzico di narcisismo ed il suo fedele bastone come sostegno accanto, ha raccontato di sé e delle sue conquiste, delle belle donne che ha incontrato durante la sua lunga vita e che sono state per lui piacere ma anche fonte di dolore.





'Miti ed eroi', il titolo del suo monologo teatrale, accompagnato dalla musica del compositore abruzzese Davide Caputi e durante il quale sono stati rievocati nomi e versi di grandi miti, appunto, quali Dante Alighieri che ha dato un’immagine dell’inferno a colori, Ennio Flaiano ‘il sognatore’, Gabriele D’Annunzio, definito ‘estetista’ talmente era legato all’immagine ed al culto del bello.

“Costui – ha specificato il maestro – ricordo bene che piaceva alle donne ma chissà poi perché? Chissà cosa aveva di così bello?''.

''In cima ai miei miti, però, metto la donna – ha tenuto ha sottolineare Abertazzi a proposito di fascino – è stata proprio la sua bellezza a portarla verso il potere, e noi oggi dobbiamo riconoscere che la donna è potente e forse perché in passato non lo è stata, ora combatte per esserlo. La donna ama anche se è peccato, come accadeva per Francesca Da Polenta, che tradiva il marito perché innamorata di Paolo Malatesta: la loro storia d’amore è stata inserita tra i lussuriosi da Dante; in quel canto è la donna che racconta con coraggio, mentre l’amante si nasconde dietro di lei, tace e piange”.





Questa sera, invece, la rassegna culturale proseguirà con una splendida Ornella Mutiprotagonista di ‘Processo alla Strega’, a cura del regista Enrico Maria Lamanna. Con minuziosa attenzione verrà riprodotto il clima di allora presso Largo San Giovanni nel cuore del paese.

Fiaccole, torce, legni, stoffe, suoni, tutto richiama quel tempo, anche se l’accortezza nel rappresentare l’antica verità si avvale di quanto può aggiungere espressivamente il presente. Protagonista sarà Matteuccia, in un susseguirsi di accuse, querele e testimonianze di donne che da lei ricevettero consigli e aiuto, in contrasto con la bassezza morale delle accusatrici. 

 

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