TRASPORTI: ”ALLA GTM NIENTE REGOLE” SINDACATI, ”NEANCHE TIMBRO CARTELLINI”

3 Febbraio 2015 08:10

Pescara - Cronaca

PESCARA – Potenziali conflitti di interesse, dirigenti che non timbrano il cartellino, abbonamenti gratuiti distribuiti ad amici e parenti, dubbi su costi e destinazioni di viaggi istituzionali, un software costati tanto e usati poco o nulla, incentivi discrezionali ed anche, dulcis in fundo, pacchi di natale per i dipendenti pagati il doppio.

È un fuoco di fila di accuse e domande urgenti di chiarimento sulla gestione della società regionale dei trasporti Gtm Spa, quello che si trova in una lettera data 2 gennaio 2015  a firma dei sindacalisti Franco Rolandi della Filt Cgil, Angelo Leone della Faisa Cisal  e Gabriele D’Aloisio della Ugl trasporti, inviata al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, al sottosegretario, Camillo D’Alessandro, ai capi dipartimento regionali competenti in materia e per conoscenza ai consiglieri capogruppo di opposizione Lorenzo Sospiri di Forza Italia e Riccardo Mercante del Movimento 5 Stelle, oltre che ad AbruzzoWeb.

Che i rapporti tra i sindacati e il presidente della Gtm Michele Russo non fossero mai stati idilliaci era cosa nota, ma questa lettera, che si chiude con la minaccia, in caso di mancate risposte, di rivolgersi “agli organi preposti al controllo delle società pubbliche”, suona come una dichiarazione di guerra contro il management della società, nelle settimane cruciali in ci sta prendendo avvio la fusione delle tre società regionali di trasporto Arpa, Sangritana e appunto Gtm, nella società regionale unica dei trasporti.

Quasi a ridimensionare le ambizioni degli attuali vertici della Gtm, nella lotta che si prevede durissima volta a  conquistarsi un ruolo di rilievo nella dirigenza della nuova società unica.

IL PACCO DI NATALE

Ogni anno alla Gtm, spiegano i sindacalisti, distribuisce un pacco di dono natalizio ai dipendenti contenente un panettone, un salamino, una bottiglia di vino e un pacco di pasta.

Ebbene, si legge nella lettera, “da un’accurata verifica presso rivenditori autorizzati e che non prende minimamente in considerazione gli sconti extra derivanti da acquisti in grandi quantità, si evince che detti beni, facilmente reperibili sul mercato, custoditi peraltro in un semplicissimo cartone anonimo chiuso da uno spago per pacchi, hanno un valore commerciale di poco superire ai 13 euro iva inclusa”.

Il problema è però che ciascuno di questi pacchi la Gtm  li ha pagati 26,6 euro, ovvero il doppio.

I sindacati chiedono dunque “con quale procedura formale è stato individuato il miglior fornitore” e se esso risulta in possesso “dei requisiti espressamente previsti dal codice degli appalti”.

DOPPI INCARCHI DEL DIRETTORE GENERALE





Altra richiesta di delucidazione riguarda poi la nomina del direttore generale della Gtm Spa Maximilian Di Pasquale  a “coordinatore del gruppo di lavoro trasporto passeggeri all’interno della società consortile Polo Inoltra”, di cui la Gtm è scoio assieme ad altre società private, tra cui, tengono a sottolineare i sindacati, anche la Mirus Spa di cui è proprietario il presidente della Gtm Russo.

I sindacalisti chiedono dunque perché non sia possibile verificare “nella sezione  Ammistrazione trasparente del sito della Gtm  se è previsto o meno un compenso economico aggiuntivo per Di Pasquale”.

Si chiede se sia “legittimo che il direttore generale utilizzi le autovetture dell’azienda, e anche le prestazioni d’opera dei dipendenti della Gtm per le attività per conto del Polo Inoltra”.

E, inoltre, se sia legittimo che Di Pasquale “sottoponga ad approvazione del cda della Gtm i propri progetti predisposti per contro del Polo”

IL SOTWARE GURU

Atro capitolo della lunga lettera riguarda il software “Guru” per la gestione del personale, che, sostengono i sindacalisti, è stato fornito dalla società Pegaso 2000, “risultante nel portfolio della società Mirus di proprietà del presidente Michele Russo”.

I sindacalisti chiedono poi “quale è stato il costo dell’operazione”, “quale procedura di gara è stata utilizzata”, e “alla luce dello scarso utilizzo e della mancata implementazione del software, quale è stato il vantaggio di una tale scelta anche nell’ottica dell’imminente costituzione dell’azienda unica” e “perché un software dai costi così elevati e dalle consistenti potenzialità, è stato relegato a semplicissimo gestore del foglio matricolare, applicativo, quest’ultimo, realizzato in economia e a costo zero sul vecchio sistema informativo”.

TESSERE DI LIBERA CIRCOLAZIONE  E TRASFERTE A PARIGI

I sindacalisti contestano pure “la facoltà da parte degli amministratori della Gtm di disporre di tessere di libera circolazione da utilizzare sui mezzi della Gtm, da conferire a titolo gratuito ad alcuni cittadini”, e contestano che tali “liberalità abbiano come destinatari amici e/o conoscenti dei componenti del Consiglio di amministrazione della Gtm, seppure indigenti”.

Si chiedono poi chiarimenti sui costi e le destinazioni delle missioni istituzionali del presidente Russo, ovvero “di conoscere nel dettaglio la documentazione che attesti la correlazioni tra le trasferte effettuate a Milano Roma e Parigi e gli interessi aziendali” e “l’elenco dettagliato di coloro che hanno partecipato a vario titolo a dette trasferte e quale sia per ognuno di loro il legame e l’incarico professionale interno o esterno all’azienda”.

CERTIFICAZIONI DELL’ULTIM’ORA E INCENTIVI DISCREZIONALI





“La direzione aziendale – si legge nella lettera – ha elargito ed elargisce incentivi  al personale dipendente, non espressamente derivanti da contrattazione aziendale”.

Premesso ciò, ai sindacati interessa sapere “quali sono le figure lavorative interessate da tali emolumenti e quali sono gli importi, quali sono le attività suppletive che giustificano gli incentivi economici”.

E ancora, si chiedono lumi su una “misteriosa nota del settore personale datata 8 luglio 2014” e se tale nota “nasconda un ulteriore incentivo”, quanto sono costati e come sono stati selezionati i consulenti che hanno effettuato le attività necessarie a ottenere le certificazioni ambientali e relative alla sicurezza,  tenuto conto però che con la nascita della società unica, “tali e certificazioni perderanno di efficacia”. 

Alla luce di questa premessa appare discutibile, a detta dei sindacati, che il Cda della Gtm “abbia autorizzato la spesa per gli anni 2015 e 2016 relativa a compimenti delle attività di certificazioni”.

GARA PER AUTOBUS E DISTRIBUTORI DI BIGLIETTI A BORDO

Domande vengo poste anche sull’imminente acquisto di nuovi autobus a metano per il servizio extraurbano, e si chiede quanti sono questi autobus, se è stato valutato il fabbisogno anche in vista dell’imminente fusione; e si chiedono maggiori informazioni sul responsabile unico del procedimento e se “la sua nomina ha rispettato i requisiti previsti dal Codice degli appalti.

Perplessità, inoltre,  sull’introduzione a bordo degli autobus delle macchine che emettono titoli di viaggio, che denunciati i sindacati si inceppano spesso e volentieri.

In particolare, si chiede “quattro sono costate le emettitrici, quanto costano i dipendenti della Gtm che si devono occupare quasi esclusivamente a risolvere le problematiche legate alle emettitrici. E soprattutto perché “è stata affidata a una società esterna l’attività di vuotammo e del versamento degli introiti derivanti dalle emettitrici”, invece di avvalersi di personale interno, come avviene nell’Arpa.

DIRIGENTI CHE NON TIMBRANO IL CARTELLINO

Infine, i sindacati denunciano il fatto che alla Gtm i dirigenti non hanno l’obbligo, a differenza di tutti gli altri dipendenti, di comprovare la loro presenza in servizio attraverso l’utilizzo di un regolare badge così come previsto per tutti i dirigenti che operano nella Regione Abruzzo”.

Infine, vengo poste domande su “come abbiano i dirigenti potuto beneficiare della retribuzione per le ferie non godute, non essendoci strumenti che attesti la loro presenza in servizio”. Filippo Tronca

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