OSIMO – L'autorizzazione del giudice tutelare di Chieti sblocca il deposito dei fondi raccolti dal Comune di Osimo, in provincia di Ancona (poco meno di 140 mila euro) per Samuel, il bambino di 8 anni che il 18 gennaio 2017 perse i genitori, Domenico 'Dino' Di Michelangelo, poliziotto di 41 anni, e Marina Serraiocco, 38 anni, commerciante, nel disastro dell'Hotel Rigopiano a Farindola (Pescara) travolto e distrutto da una valanga che causò 29 morti.
Lo annuncia sul proprio profilo Facebook il sindaco di Osimo, Simone Pugnalonia, cui sono pervenuti anche i riferimenti bancari per procedere.
“Una notizia meravigliosa – scrive Pugnaloni – Giunta ora l'autorizzazione del giudice tutelare di Chieti che autorizza il tutore provvisorio ad accettare con versamento su conto pupillare del piccolo Samuel i fondi raccolti dal comune di Osimo. Ero certo dell'esito positivo. Purtroppo – aggiunge – ho dovuto depositare proprio ieri la querela contro coloro che hanno calunniato il buon nome mio e del Comune di Osimo”.
“La procedura seguita era corretta – spiega il sindaco all'Ansa – non ho trattenuto indebitamente alcuna somma”.
Sentendosi chiamata in causa la consigliera del Gruppo Misto Maria Grazia Mariani replica: “Sono serena per aver svolto con fermezza il ruolo politico che ricopro, e soddisfatta per aver contribuito a tutelare gli interessi di un bambino. Non vedo l'ora che mi chiami la Procura Penale alla quale metterò a disposizione la copiosa documentazione in mio possesso”.
Al sindaco che attendeva il via libera formale del giudice per versare il denaro, Graziani aveva 'intimato' di depositare le somme; tramite un legale, Mariani aveva contattato il giudice tutelare ottenendo la risposta che il tutore provvisorio era “nel pieno possesso dei poteri” e ipotizzando dunque un indebito 'blocco' delle somme in caso di inerzia del Comune.
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