FEBBRILI E DIFFICILI TRATTATIVE NEL CENTRODESTRA PER RIPARTIZIONI DEGLI ASSESSORATI, MASCI MEDIA E CHIEDE PASSO INDIETRO A TUTTI, FUMATA NERA DA VETTICE CONVOCATO DA DE MARTINIS, LE IPOTESI IN CAMPO

TOTO GIUNTA PESCARA E MONTESILVANO: LEGA COMANDA E FI PUNTA PIEDI, SI TRATTA

18 Giugno 2019 21:20

Pescara - Politica

PESCARA – La Lega vincente che fa la voce grossa, Forza italia e anche Fratelli d'Italia che puntano i piedi alzando la posta, rappresentata dalle poltrone da assessori. I neosindaci che cercano la quadra, in estenuanti trattative, provando a mediare e ridimsionare gli appetiti dei contendenti.

Il tira e molla che ha segnato la composizione della Giunta in Regione Abruzzo, all'indomani del vittoria del centro destra di Marco Marsilio alle elezioni regionali del 10 febbraio, si ripresenta tal quale a Pescara e Montesilvano, i due principali comuni abruzzesi dove si votato alle amministrative del 26 maggio, e dove hanno vinto rispettivamente Carlo Masci di Fi, con la Lega primo partito al 21,3% e il leghista Ottavio De Martinis, anche qui con i salviniani che hanno sbancato con il 30,4%.

A Pescara  resta tutto in alto mare,  anche se  Masci sta facendo di tutto per trovare la quadra. Fumata nera si è alzata però nella riunione di ieri. E il sindaco ha avvertito i rappresentanti dei partiti della coalizione che la partita, in un modo o nell'altro, andrà chiusa entro sabato prossimo. 

Forza Italia, che preso il 12,3% aveva inizialmente sparato alto, con la pretesa di ben quattro assessorati su nove disponibili. Ora sotto i tre non vuole scendere. 

Per gli alleati si dovrebbe però  accontentare di due soltanto, ma con deleghe pesanti. La Lega a malincuore è disposta a fare un piccolo passo indietro, accontentandosi di tre assessori invece dei cinque inizialmente rivendicati, con in più però la presidenza del Consiglio.

Fratelli d'Italia (7,2%)  vuole due assessori, uno ciascuno a Pescara futura (6%) e all'Udc (3,3%).





Nessun posto per la civica Amare Pescara, che con il 2,8% sarà ricompensata semmai con i posti pesanti nelle commissioni.

Per la Lega potrebbe ricoprire l'incarico di presidente del Consiglio Marcello Antonelli, 931 voti, in consiglio comunale da vent'anni, nella passata legislatura capogruppo di Forza Italia che poi per la mancata candidatura a sindaco ha raggiunto nella Lega il suo amico ex forzista e ora coordinatore cittadino Gianfranco Giuliante. Certo l'ingresso in giunta per Gianni Santilli (909 voti ) consigliere comunale uscente, e per la funzionaria dell'amministrazione penitenziaria Maria Rita Carota, 662 voti. Per il terzo posto restano in corsa la giovane consulente finanziario, ex forzista Maria Luigia Montopolino (590 voti). In corsa l'avvocato Adelchi Sulpizio (759 voti), ex assessore alle Politiche della casa e Bilancio, con la giunta di centrosinistra di Marco Alessandrini, poi passato alla Lega.

In Forza Italia posto da assessore assicurato per l'ex sindaco Luigi Albore Mascia, il più votato degli azzurri con 785 voti. Serve poi una donna, per far quadrare i conti delle quote rosa, scenario che favorisce Manuela Peschi (586 voti), consigliera della Circoscrizione Colli-Villa Fabio. Ammenochè non si opti per la prima dei non eletti Isabella Del Trecco, ex assessore comunale.

Il fattore quote rosa complica le cose anche in Fratelli D'Italia, dove sono il pole position per un posto in giunta i votati Alfredo Cremonese, 685 voti, capogruppo uscente dei meloniani, e l'avvocato Fabrizio Rapposelli, 611 voti. Uno dei due dovrà fare un passo indietro, e il terzo consilgiere è un maschio, Massimo Pastore. Ecco dunque che si dovranno aprire le porte per un assessore donna, attingendo dalle candidate più votate ma non elette, come Zaira Zamparelli (299 voti) o Mariarita Paoni Saccone (277 voti).

Per l'Udc asserrore, tutti d'accordo sarà Massimiliano Pignoli, il più votato dei centristi con quasi 900 voti.

Per Pescara futura, in pole position, sempre per le quote rosa, il più votato Adamo Scurti, 399 voti, nella passata legislatura il presidente della Commissione Sport, dovrà lasciare forse il posto alla candidata non eletta Valeria Toppetti.

Nessun posto in giunta per Amare Pescara, che ha eletto Bernardino Fiorilli.





Passiamo dunque alla partita di Montesilvano. Anche qui non si trova la quadra.

Il grattacapo, ancora lungi dall'esere risolto è la richiesta di due assessorati da parte di Forza Italia (14,7%), invece di uno soltanto, come prevedeva la prima ipotesi, che assegnava alla Lega tre posti, alla lista Montesilvano in Comune, (15,2%) due posti, e uno ciascuno a Fratelli d'Italia (8,9%) e appunto a Fi.

In questo quadro fluido nessuna novità sul totonomi. Per la Lega posti assicurati per la prima delle elette Deborah Raffaella Comardi, (792 voti), a Ernesto De Vincentiis (650 voti), e ad  Anthony Aliano (525), ex assessore. Le quote rosa favoriscono anche l'ipotesi di assessorato esterno per Barbara Di Giovanni, consigliere di maggioranza uscente e nipote del potente costruttore Raffaele Di Giovanni, genero anche del sindaco uscente di Fi Francesco Maragno.

Per Montesilvano In Comune in corsa prestano Paolo Cilli (592 voti) Feliciano D'Ignazio (558) e Alessandro Pompei (533).

Per Forza Italia in ogni caso l'assessorato dovrebbe andare proprio all'ex sindaco Maragno, 671 voti. Per l'Udc la titolata per un posto in giunta è Damiana Rossi  

Per quanto riguarda Fratelli d'Italia c'è Paolo Di Blasio, primo della lista con 554 voti.

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