TEST SU DETENUTI IN ABRUZZO: ACERBO CHIEDE DIMISSIONI GARANTE, ”SILENZIO POLITICI IMBARAZZANTE”

23 Gennaio 2020 20:34

Regione - Cronaca

PESCARA – Fa discutere in Abruzzo il protocollo d'intesa fra Garante regionale dei detenuti, Gianmarco Cifaldi, Carcere di Chieti e Università “G. d'Annunzio” circa una cooperazione da realizzare in tema di “osservazione scientifica della personalità dei detenuti 'sex offender'” e di “iniziative trattamentali, culturali e sportive” riguardanti gli stessi detenuti.

Se il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, aveva espresso “stupore”, secondo il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, autore della legge che nel 2011 istituì la figura del Garante regionale, Cifaldi dovrebbe dimettersi.





Commentando una nota dell'Agenzia di stampa quotidiana del Consiglio regionale dell'Abruzzo (Acra), pubblicata sul sito del Consiglio stesso, Palma ha sottolineato che “la ricerca in cantiere avrebbe caratteristiche inaccettabili, quali la conduzione di 'test' che comprendono 'registrazioni posturo-stabilometriche e termografiche' di reazioni a 'stimoli somministrati attraverso immagini emotivamente significative ed emotivamente neutre', come tali in contrasto con standard e indicazioni anche del Comitato europeo contro la tortura (Cpt) oltre che dei principi su cui si basa l'azione del Garante nazionale”.

Critico, in conferenza stampa, Acerbo, il quale oggi afferma che “in sintesi Cifaldi ha usato il proprio ruolo per promuovere una propria ricerca in palese conflitto di interessi visto che il suo compito istituzionale sarebbe quello di esercitare un'azione di controllo su eventuali attività di questo genere”.





“Apprendiamo dal Garante Nazionale che quanto dichiarato da Cifaldi – aggiunge – non corrisponderebbe neanche al contenuto del Protocollo sottoscritto con l'amministrazione penitenziaria e che il prof. Cifaldi si sarebbe impegnato a far rimuovere il suo comunicato dal sito del Consiglio regionale”.

“Ancora una volta la Regione Abruzzo fa una figuraccia per l'incompetenza del ceto politico regionale che non è stato capace nemmeno di eleggere un Garante dei detenuti. Cifaldi è stato eletto con il voto favorevole di Lega, destra e M5S e l'astensione del centrosinistra. Il silenzio della politica regionale sulla vicenda in questi giorni è imbarazzante”, conclude il segretario.

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