TERRORISMO: IL SAP PROMUOVE L’UNIFICAZIONE DELLE FORZE DI POLIZIA

21 Marzo 2015 17:51

Regione - Cronaca

L'AQUILA – “Dimostrare che il rischio terrorismo per il nostro Paese è un fatto incontrovertibilmente concreto”.

Questo l'impegno preso dai membri abruzzesi del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), impegnati ieri in una capillare opera di volantinaggio nei pressi dei semafori di Pescara, L'Aquila, Chieti e Teramo, per distribuire ai cittadini migliaia di cartoline con le immagini di Parigi, Belgio, Danimarca e Tunisia sotto attacco terroristico.





Le cartoline distribuite potranno poi essere inviate al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, e avranno lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'unificazione delle forze di Polizia, in questa fase di conversione del disegno di legge nel decreto anti terrorismo attualmente in discussione in Parlamento,.

“La Camera dei Deputati spende ogni anno 7 milioni di euro per le pulizie – spiega  il segretario regionale Sap Abruzzo, Giampaolo Guerrieri – Il corso antiterrorismo proposto dal Sap invece 6 milioni di euro. La sicurezza dei cittadini e la vita dei poliziotti valgono meno della polvere di Montecitorio?”.





La chiusura di 251 presidi di Polizia, in Abruzzo quello della Polizia di Frontiera dell'aereoporto di Pescara, lo sblocco del turn over, le assunzioni degli idonei non vincitori, il sanamento del sottorganico di 9 mila sovrintendenti e di 14 mila ispettori, l'allestimento di corsi anti terrorismo. Queste le proposte che il Sap ha trasmesso già da qualche settimana a tutti i parlamentari. Proprio in queste ore alcune sono state accolte e trasformate in emendamenti da inserire nello stesso disegno di legge, anche se l'obiettivo finale è quello di arrivare alla trasformazione in legge vera e propria.

“La mobilitazione proseguirà anche nei prossimi giorni con ulteriori iniziative – aggiunge inoltre Guerrieri – Una cosa è certa: faremo di tutto per portare a casa il risultato e far amere al Governo e alla maggioranza le proprie responsabilità”.

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