SCOPPITO – Loculi pericolanti e degrado, tanto che andare a omaggiare i propri cari defunti è impresa sempre più difficile.
Si lamentano gli abitanti del comune di Scoppito (L’Aquila) per la situazione in cui versa il cimitero, seriamente danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009.
Sono soprattutto le signore anziane a vivere i maggiori disagi, dovendo fare i conti con una situazione poco agevole.
Un’ala del camposanto, che ha riportato i danni più gravi con il sisma, è stata chiusa nel giugno del 2010, dopo 14 mesi dal terremoto, suscitando già allora le proteste di chi voleva andare a trovare i cari.
I lavori di riparazione e ristrutturazione sono fermi, nonostante qualche tempo fa fosse stato annunciato l’arrivo di 400 mila euro nelle casse del Comune. Al momento, la situazione è però ferma a quella di 5 anni fa.
Il camposanto in passato ha avuto anche altri problemi, legati ai furti avvenuti sia al suo interno che nelle chiesette.
Una situazione diventata insostenibile, tanto che i cittadini avevano annunciato di volersi organizzare per fare vigilanza notturna volontaria. (e.m.)
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