TERREMOTO: CENTOFANTI, ”SCUOLA AMATRICE CROLLATA ERA APPENA RISTRUTTURATA”

25 Agosto 2016 11:19

L'Aquila -

L'AQUILA – “Qualcuno dovrà spiegare perché, una volta seppelliti i morti”.

Così Antonietta Centofanti, del comitato familiari delle vittime della casa dello studente dell'Aquila, all'indomani del terremoto che ad Amatrice (Rieti) ha distrutto anche la scuola appena ristrutturata, che ora chiede “nome e cognome dei tecnici artefici di questo esito, nome e cognome di chi, a livello istituzionale, ha omesso i controlli”, e “ai media di aprire una finestra su questo vergognoso e immorsale episodio”.





“Se questa ennesima tragedia si fosse verificata il 24 settembre alle ore 9,00, anziché il 24 agosto, ore 3,38 noi avremmo perso diverse generazioni di ragazzi – dice in una nota -. I bambini di San Giuliano di Puglia, i ragazzi e le ragazze della casa dello studente e del Convitto nazionale sono morti/e ancora una volta invano”.

“Questo continua ad essere un paese che non ama e non protegge i propri figli, ma li uccide. Oggi ci commuoviamo davanti ai piccoli corpi estratti dalle macerie, ma non ci indigniamo per ciò che avrebbe potuto accadere in un giorno di settembre dentro quella vergognosa costruzione, la scuola Romolo Capranica”.

Centofanti, che ricorda come il plesso sia stato “restaurato nel 2012, secondo le norme anti-sismiche, tre anni dopo il disastro dell’Aquila”, è indignata: “Deve sopraggiungere la rabbia, perché giovedì 13 settembre 2012 fu inaugurato a tempo di record il plesso scolastico che avrebbe ospitato gli alunni di materne, elementari e medie”.





“C'erano tutti: il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, l’assessore regionale Lucia Sentinelli, i consiglieri regionali Antonio Cicchetti e Stefania Nobili, i nipoti di Romolo Capranica (amatriciano caduto nella prima guerra mondiale), il dirigente scolastico prof.ssa Maria Vincenza Bussi, i progettisti insieme all’impresa Consorzio stabile Valori, il parroco don Savino D’Amelio“.

“I lavori di ristrutturazione per un importo di 511.297,68 euro della Regione Lazio (di cui 106.000,00 da parte del Comune) – ricorda Centofanti – furono realizzati dall’impresa Consorzio stabile Valori di Roma. Da aggiungere inoltre i duecentomila euro di contributi erogati dalla Provincia di Rieti tramite la Regione Lazio dopo il terremoto del 2009 dell'Aquila”.

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