L'AQUILA – Avrebbero “fatto risultare che gli appartamenti affittati disponessero di un numero di locali abitabili maggiore di quello reale”, in modo da ottenere maggiori introiti da parte dello Stato, che pagava l'affitto degli immobili occupati dagli sfollati.
Il direttore generale di Europa Risorse, Antonio Napoleone, 65enne di Castiglione a Casauria (Pescara) ma residente a Milano, e il consigliere delegato Fabrizio Antonini, 53enne di Venezia, sono così stati rinviati a giudizio con l’accusa di falso e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Il processo è stato fissato per il 17 marzo del prossimo anno davanti al tribunale.
La società nel post-sisma aveva acquistato appartamenti dai costruttori aquilani, dandoli agli sfollati con affitto concordato.
Un’ordinanza prevedeva una cifra differenziata a seconda del numero di stanze di cui l'alloggio disponeva.
La storia è venuta fuori quando uno degli inquilini acquistò la casa dov’era stato nel periodo dell’emergenza. E a quel punto, riguardando le planimetrie, sono venute fuori irregolarità per 130 mila euro.
Nel procedimento penale la parte civile è rappresentata dal costruttore Enrico Vittorini, assistito dall’avvocato Daniela Napoleone.
Uno dei consiglieri della società Europa Risorse, non coinvolto nell'inchiesta, era l'attuale manager dell'Azienda sanitaria locale numero 1 Avezzano-Sulmona-L'Aquila, Rinaldo Tordera.
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