TERREMOTI, E’ LA MICROPLACCA ADRIATICA SCOSSE AVVERTITE ANCHE IN PUGLIA

7 Dicembre 2015 09:49

Pescara - Cronaca

PESCARA – Sono continuate fino alla serata di ieri le scosse di terremoto nel distretto sismico Adriatico centrale, al largo di Pescara.

Il primo evento, avvenuto alle ore 4.21, è stato di magnitudo 3.9, un minuto dopo la scossa di 4.2, in un punto in mare a 80 chilometri dalla costa.

Nelle ore successive sono stati localizzati altri 20 terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 2.0.

Sono 7 i terremoti che hanno avuto magnitudo tra 3.0 e 3.9 e 2 quelli di magnitudo maggiore di 4.0: il primo avvenuto alle ore 4.22 di magnitudo 4.2, il secondo alle ore 17.24 di magnitudo 4.4.

Trattandosi di terremoti molto distanti dalla costa – dice l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) – la localizzazione e la profondità si calcolano con molta difficoltà con i dati della Rete Sismica Nazionale, essendo la prima stazione Trem distante circa 40-50 km dagli epicentri.

La sismicità di queste ore si colloca all’interno della cosiddetta microplacca adriatica, un blocco relativamente stabile dal punto di vista geologico, se raffrontato con le aree adiacenti degli Appennini a ovest, le Alpi a nord e le Dinaridi a est.





In queste aree si concentra la deformazione tettonica e i terremoti sono frequenti.

La microplacca adriatica, tuttavia – informa sempre l'Ingv – ha al suo interno della zone di deformazione che possono generare terremoti, anche se meno frequenti e di magnitudo mediamente inferiore alle aree montuose circostanti, come si vede dalla distribuzione della sismicità degli ultimi 30 anni.

Per il terremoto di ieri notte di magnitudo 4.2 i sismologi dell’Ingv hanno determinato un meccanismo focale con una forte componente trascorrente, mentre per l’evento di oggi pomeriggio di magnitudo 4.4 il meccanismo focale preliminare è compressivo.

Intorno alle 20.40 di ieri sera i questionari compilati su http://www.haisentitoilterremoto.it/ per l’evento avvenuto alle ore 17.24 di magnitudo 4.3 indicano che il terremoto è stato percepito nelle zone costiere abruzzesi e pugliesi.

PROTEZIONE CIVILE: SALA OPERATIVA REGIONALE MONITORA SITUAZIONE

La Sala Operativa regionale ha monitorato la sequenza sismica che dalle prime ore di ieri sino al tardo pomeriggio si è manifestata mediante 21 scosse di magnitudo tra 2 e 4,3. Al momento non si registrano segnalazioni da parte della popolazione. Il Dipartimento nazionale di Protezione civile non ha comunicato alcun avviso o allerta con le apposite procedure (tsunami).

La Protezione civile regionale ha comunque attivato per tempo il proprio servizio di reperibilità, con i recapiti dei due reperibili di Sala Operativa a disposizione delle Strutture operative di Protezione Civile: Province, Prefetture, carabinieri, questure, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Forestale, Capitanerie di Porto, Genio Civile e dei Sindaci dei Comuni Capoluogo.





Il reperibile è in grado di attivare la Sala Operativa entro pochi minuti.

ALESSANDRINI: “NON C'E' RAGIONE PER AGITARSI”

“Il dato è che Pescara non è classificata come zona sismica, prendiamo atto che l'epicentro è in mare”.

Così il sindaco di Pescara Marco Alessandrini sulla sequenza sismica che sta interessando il mare Adriatico, con una serie di scosse le più forti delle quali, di magnitudo 4.2 e 4.4, sono state avvertite nelle zone costiere di Abruzzo e Puglia.

“Non abbiamo ricevuto comunicazioni di sorta, sappiamo che nel più sensibile dei luoghi, che è la scuola, noi abbiamo svolto una serie di adeguamenti strutturali e svolgiamo continuamente esercitazioni”.

“Non vi sono ragioni per agitarsi – chiosa il sindaco – Non fa piacere a nessuno, io non l'ho avvertita ma questo poco conta. È tutto sotto controllo anche se non sottovalutiamo nulla”. (m.sig.)

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