TERAMO: 21 MILA UTENZE SENZA GAS, IN ARRIVO CUCINE DA CAMPO, E’ ALLARME

18 Aprile 2014 14:29

Teramo - Cronaca

TERAMO – Il prefetto di Teramo, Valter Crudo ha precisato che le utenze rimaste senza gas, come anticipato ieri sera da AbruzzoWeb, sono in totale 21.348, di cui 20.526 a Teramo capoluogo e 822 a Torricella Sicura.

Quanto ai tempi di ripristino del servizio non è possibile fare una previsione ma, secondo il prefetto e i tecnici della società di distribuzione “2i Rete Gas”, potrebbero occorrere almeno quattro giorni in media.

Crudo ha garantito che viene garantita l'alimentazione dei punti sensibili, come l'ospedale, servito da cosiddetti “carri bombolieri” e con gasolio, e le due case di cura e per anziani.





C'è, però, anche l'iniziativa congiunta con Comune, Croce Rossa di Teramo e protezione civile per l'allestimento di una cucina da campo in largo Madonna delle Grazie, per fornire pasti caldi a chi ne avrà la necessità.

“È una questione di procedura prevista per legge – ha spiegato Andrea Vallebona, responsabile del dipartimento Centro Italia – Quando accade un evento del genere, abbiamo l'obbligo di mettere in sicurezza la rete: dapprima con la chiusura di tutte le utenze, poi della loro riattivazione dopo una attenta verifica dello stato di sicurezza della rete”.

Per fare questo i tecnici della società, rinforzati in organico con arrivi da tutte le altre regioni del Centro Italia, da questa sera e domattina cominceranno i giri “porta a porta” per aiutare i cittadini a garantire la chiusura dei contatori.





Quanto alle cause, i tecnici della società di distribuzione hanno dichiarato che il problema non è di loro conoscenza, in quanto ha interessato il metanodotto della Sgi, la società di trasporto.

Tra le ipotesi, la più accreditata è quella di una improvvisa caduta di pressione che ha comportato la completa disalimentazione della rete sulla città di Teramo, servita dallo snodo di contrada Carapollo.

In città gravi le ripercussioni: molti forni per la panificazione questa mattina non hanno aperto e forti disagi vengono denunciati dai ristoratori e dai baristi e anche da quelle attività che non sono organizzate con le cucine elettriche.

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