TENTA DI RAPIRE PITBULL E IN CANILE, AGGREDITA DIRETTRICE

21 Agosto 2015 19:21

Pescara - Cronaca

MONTESILVANO – Prova a rubare un pitbull dal canile ma viene sorpreso dalla direttrice. La aggredisce quindi con una catena scappa via.

È quanto accaduto qualche sera, poco dopo la mezzanotte, fa al Dog Village di Montesilvano (Pescara). Protagonista della vicenda, Carmelita Bellini, presidente dell’associazione Protezione animali Dog Village e storica guardia zoofila volontaria.





Un episodio che poteva finire tragicamente, ma per fortuna si è concluso con 7 giorni di prognosi e un cellulare nuovo, ma con tutta la rubrica persa.

Un ragazzino  massimo tredicenne, di media statura con apparecchio acustico, che già in passato aveva tentato di appropriarsi indebitamente di qualche cane del Dog Village,  si è introdotto a notte fonda nel canile e ha tentato di rubare il cane.  La  Bellini era ancora sul posto ma, quando provato a chiamare i carabinieri, è stata immediatamente strattonata e presa con violenza per la gola dal ragazzo, che poi si è dileguato, lasciando la bicicletta con cui era arrivato.

Quando si è rispresa dallo shock, la donna ha messo la bicicletta abbandonata nei locali del canile e ha fatto per andarsene, ma il giovane è tornato di nuovo e , dopo aver tentato di forzare il cancello del canile per riappropriarsi della mezzo, ha preso la catena e l'ha sferrata contro la donna. L'ha colpita quindi su un fianco e, una volta strappatole il telefono di mano, è scappato via.





Sul posto sono intervenuti i carabinieri, gli operatori del 118 e il gestore e gli avventori di un bar situato nei pressi del canile. 

La donna si è intanto ripresa e i volontari le hanno regalato un nuovo cellulare. Fortunatamente il pitbull si trova ancora al Dog Village, dove si provvederà a sistemarlo in un box più sicuro.

“Purtroppo non è la prima volta che qualcuno tenta di rubare un cane da noi – spiega Cramelita Bellini – Siamo sempre riusciti ad evitare il peggio, ma stavolta non posso negare che ho avuto paura per la mia vita. La catena sferrata contro di me è un ricordo agghiacciante. Sono felice per il pitbull, è ancora dei nostri e lo proteggeremo di più e ho un grande debito nei confronti del barista e degli avventori perché, se non fossero intervenuti tempestivamente, quel ragazzo avrebbe avuto la possibilità di farmi davvero del male”. 

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