TERAMO – Complici la crisi e il crollo delle presenze turistiche, sulla costa adriatica sale la tensione tra commerciati regolari e i venditori abusivi che il ministro Angelino Alfano ha definito ''vu cumprà'', in buona parte nordafricani, e che la settimana scorsa a Martinsicuro e Alba Adriatica, in priovincia di Teramo, hanno dato vita a un sit-in di protesta contro i sequestri della loro merce venduta sulle spiagge.
I commercianti regolari di Alba Adriatica a questa iniziativa ritenuta “offensiva”, hanno ieri risposto con un incontro con il sindaco Tonia Piccioni, nel corso del quale sono state avanzate tre proposte concrete e operative per stroncare il fenomeno dell’abusivismo.
La prima è quella di individuare e multare chi affitta quasi sempre in nero appartamenti ai venditori ambulanti abusivi.
La seconda è quella di colpire i grossisti che in determinate aree della città lontane da occhi indiscreti riforniscono i venditori di merce quasi tutta contraffatta.
E infine cominciare a multare anche chi compra la loro merce.
“Non ce l’abbiamo con le persone – hanno spiegato al sindaco – comprendiamo anche che hanno bisogno di guadagnare qualcosa, ma non è più tollerabile la loro concorrenza sleale. Noi regolari dobbiamo pagare fino all’ultimo euro di tasse, i nostri negozi siamo sottoposti a controlli rigidissimi, dobbiamo rispettare tutte le leggi, e siamo messi in ginocchio dalla crisi, mentre per gli abusivi che quasi sempre vendono merce taroccata, non esistono regole”.
Il Comune ha promesso di dar seguito a queste proposte, di concerto ovviamente con le Forze dell’ordine. La questione è però delicata.
Poco lontano, a Fermo, nelle Marche, ieri i venditori ambulanti esaperati dai sequestri di merce hanno aggredito gli uomini della Polizia municipale, e hanno danneggiato alcune macchine parcheggiate sul lungomare.
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