TELEPASS: PRELEVATI SOLDI SU CONTO SENZA AUTORIZZAZIONE, ”SISTEMA AUTOSTRADE PERICOLOSO”

20 Ottobre 2018 10:35

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Rescinde il contratto Telepass sul vecchio conto ma la banca glielo accredita, senza autorizzazione, su un altro. E' quanto accaduto, qualche giorno fa, ad un automobilista aquilano.

L'uomo, un lettore di AbruzzoWeb, che preferisce restare anonimo, punta il dito contro Autostrade per l'Italia: “un sistema pericoloso e noi utenti non possiamo farci niente, abbiamo le mani legate”.

“Il 26 luglio ho chiuso la posizione Telepass sul conto, quindi risultava cessato – spiega – eppure, senza comunicarmi niente, hanno agganciato il rid sul conto corrente in cui non ho la domiciliazione. A quel punto ho chiesto spiegazioni al Punto Blu dell'autostrada e lì mi è stato detto di rivolgermi direttamente alla banca, alla quale ho chiesto che mi venisse stornato l'importo addebitato, circa 80 euro”.





“Ma è il messaggio che mi è arrivato in seguito dalla banca, che mi ha ulteriormente sconcertato: 'in merito alla richiesta di storno – scrive la banca – nonostante avesse richiesto il trasloco dell'utenza e che l'addebito avvenisse sull'altro conto a lui intestato, il pagamento non è stornabile in quanto non è permesso da autostrade, è necessario contestare l'importo direttamente su sito Autostrade o presso i Punto blu'”.

Ma, come sottolineato dall'uomo, il “trasloco dell'utenza” non era mai stato richiesto sul conto a cui sono stati addebitati i pedaggi e, inoltre, al Punto Blu dell'Autostrada, gli è stato riferito di rivolgersi alla banca. Il tutto per tornare sempre al punto di partenza: l'importo non è stornabile.

“Mi hanno detto che può essersi trattato di un errore e che, al momento della cessazione del contratto, abbiano agganciato autonomamente il nuovo conto – spiega – Ma tutto questo è allucinante, io non ho mai autorizzato questi prelievi e mi trovo a dovermi giustificare per un loro errore. Ma quanti errori simili avvengono ogni giorno? Che tipo di rapporto c'è tra Autostrade e le banche per il quale non è possibile neanche stornare un conto per il quale, tra l'altro, mai nessuno ha autorizzato il pagamento? Possono davvero scegliere un conto, prelevare e basta, senza chiedere niente?”.

In un momento delicato per i gestori autostrade, a seguito del crollo del viadotto Morandi che ha rinfocolato polemiche sui controlli alla sicurezza delle infrastrutture, sotto la lente di ingrandimento è finita anche la condizione dei viadotti, in questo caso di A24 e A25, gestite da Strada dei Parchi, del gruppo Toto, insieme al caro pedaggi.





Intanto, da ottobre la concessionaria Strada dei Parchi ha annunciato la momentanea sospensione degli aumenti tariffari, pari al 12,89 per cento, disposti con decreto interministeriale del 29 dicembre 2017 ed entrati in vigore l'1° gennaio 2018.

Ma la percezione sulla mancata sicurezza, acuita da una serie di segnalazioni e inchieste giornalistiche, ha inasprito ulteriormente le tensioni, con gli utenti che, date le circostante, continuano a ritenere i pedaggi eccessivi.

Un'insofferenza che, in questo caso, si estende al sistema di pagamento e al rapporto tra banche e autostrade per l'Italia.

“Io pagherò, ovviamente, non prima di aver cambiato istituto bancario – aggiunge -. Non permetto forzature a nessuno, nessuna banca, qualunque sia il rapporto con Autostrade per l'Italia, può permettersi di decidere per me. E poi, cosa ancora più impensabile, se il sistema dovesse impazzire, e può capitare come in questo caso, è lecito pensare che potrebbero essere fatte richieste assurde e che nessuno possa opporsi. Così come è stato detto a me, 'l'importo non è stornabile'. E se dovesse venire fuori una cifra assurda che faccio, mi gioco la casa?”

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