TEATRO STABILE D’ABRUZZO: IL RICCARDO III A PESCARA, SHAKESPEARE BRILLA A VILLA SABUCCHI

4 Settembre 2014 12:37

Pescara -

PESCARA – Comune di Pescara, Teatro Stabile d'Abruzzo, Laad e Form-Art, insieme nel nome di William Shakespeare in una notte di fine estate, quella del Riccardo III che verrà messo in scena per la nona edizione del progetto La torre del Bardo, a firma del regista pescarese William Zola

Venerdì 5 e sabato 6 settembre, ore 21.15, ingresso gratuito, presso il Parco Villa Sabucchi di Pescara (tempo permettendo).





“Il progetto torna per la sua nona edizione a trasformare Villa Sabucchi in teatro – ha dichiarato il direttore artistico e regista, nonché adattatore del testo shakespeariano William Zola – È un progetto che mette insieme diverse cose: la cultura, la sinergia fra territori, il sociale. Comune di Pescara, Tsa, Laad, associazioni sono un insieme che funziona da nove stagioni e che ogni anno dà la dimensione di quanto sia importante legare la cultura ad altre realtà. Quest'anno c'è inoltre la ricorrenza dei 450 anni dalla nascita di Shakespeare e dunque lo spettacolo assume anche il significato di un vero e proprio evento shakespeariano. La speranza è che nasca un'asse Pescara l'Aquila in nome della cultura, a segnare l'inizio di un nuovo percorso, capace di coinvolgere sempre più mondi e di animare la vita culturale e sociale della comunità abruzzese”.

“Per il Teatro Stabile questa è un'opportunità, perché ci consente di sostenere un maggiore investimento dello Stabile sul territorio – sottolinea Ezio Rainaldi, presidente del Tsa, presente anche con il dirigente organizzativo Giorgio Iraggi – Un'attività che in sinergia con il territorio stesso si porta avanti da tempo e che consente ricadute in tutta la regione, grazie a collaborazioni attivate in tutti i Comuni. Nel progetto c'è l'anima di ciò che muove il Tsa verso le produzioni abruzzesi. Pensiamo che le risorse debbano essere volte a formare nuovi talenti e a creare più occasioni di realizzare spettacoli e lavori in Abruzzo. Quest'anno, poi, lo Stabile compie 50 anni di attività e promuovere produzioni in sinergia con il sociale è un modo bello per sottolineare l'anniversario, perché si tratta di mondi importanti, qualificanti e in questo momento abbiamo fortemente bisogno di sensibilizzazione per dare un sostegno economico e logistico e presenza a progetti che possano sposare questa linea e portarla in seno alle attività degli enti”.

“Negli anni scorsi ho partecipato agli spettacoli di Zola sia come appassionato di teatro che di Shakespeare che di attore – le parole dell'assessore Giovanni Di Iacovo – il Parco Sabucchi non è solo una location sensibile, tanto che potrebbe venire meno per via del tempo, ma è uno spazio intensamente suggestivo. La sempre grande partecipazione a questi spettacoli è poi trasversale, questo aspetto lo trovo bellissimo perché vede alternarsi persone di diversa età e competenza, accanto a persone che hanno imparato ad amare e fare il teatro”. 





“Racconterò una banalità: la cultura non è un soprammobile ma parte integrante del nostro vivere civile e sociale e il nostro discorso arrivato alla 9 edizione ha l'ambizione di lottare contro il degrado sociale per sicurezza e vivibilità più evidente della città – così Gianni Cordova della Laad – La cultura non è un cappello, ma è corpo sociale e abbinarla al sociale funziona. Il parco di Villa Sabucchi che la Laad gestisce ha avuto una valenza importante per il recupero degli ospiti della comunità terapeutica. Ringrazio tutti i soggetti del progetto per la testardaggine con cui si rinnova un miracolo che nove anni fa sembrava impossibile”.

 

 

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