TEATRO: LA PEZZOPANE STANGA PREZIOSI, SPUNTA ”USATO SICURO” PER IL SOSTITUTO

di Filippo Tronca

23 Settembre 2014 08:30

Regione - Cultura

L'AQUILA – “Quello di Preziosi è un nome importante e prestigioso ma, se posso dire la mia, come direttore artistico è stato troppo poco presente all’Aquila”.

Interviene con forza, la senatrice Stefania Pezzopane, già presidente del Tsa, nel dibattito sul futuro di Alessandro Preziosi, direttore artistico dal 2011 del Teatro stabile d’Abruzzo, il cui contratto scade a novembre mentre appare sempre più in forse la sua riconferma.

Del resto il gelo tra Preziosi e il Tsa, in particolare con il presidente Ezio Rainaldi, è sceso già da tempo, e non è stata una causale dimenticanza il mancato ringraziamento di Preziosi al “suo” teatro in occasione della cerimonia di premiazione della Maschera d'oro, vinta dall'attore a Napoli, nella sua città natale.

Dietro le quinte già circolano i nomi di rimpiazzi che potrebbero prendere il posto di Preziosi, anche se proprio nuovi non sono. Vedi quello di Federico Fiorenza, che al Tsa entrò come dipendente nel lontano 1969, per diventarne poi direttore dal 1996 al 2003, dal 2006 al 2009.





Altro nome, anch’esso rigorosamente una soluzione interna tra aquilani, è quello di Giorgio Iraggi, altro storico dirigente del Tsa.

Nome a sorpesa, infine, potrebbe essere quello di un altro ex direttore artistico del Tsa, il noto regista Antonio Calenda, 73 anni, attualmente direttore del Teatro stabile del Friuli-Venezia Giulia e dal 2010 sovrintendente della Fondazione Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste.

“Preziosi ha fatto il suo lavoro – spiega la Pezzopane – ma per fare un grande teatro pubblico servono figure che stanno permanente sul campo. La scadenza del mandato sarà l’occasione per una serena valutazione dell’operato dell’attuale direttore, per decidere se sia il caso di riconfermarlo, o se invece non sia il caso di trovare un nuovo nome”.

A complicare il quadro c’è poi l’imminente entrata in vigore della legge “Valore Cultura” voluta dall’ex ministro Massimo Bray e firmata dall’attuale ministro Dario Franceschini, che introdurrà nuovi criteri di organizzazione del teatro in Italia a partire dagli Stabili pubblici e tra le altre cose impedirà ai direttori artistici di rivestire altri incarichi come regista e produttore.





“Preziosi potrebbe dunque diventare incompatibile”, ammonisce Rainaldi. E non è un mistero che a tal proposito molti siano i malumori all’interno del Tsa per la collaborazione di cui Preziosi si avvale con Khora.teatro, società di produzione fondata nel 2004 proprio da Preziosi assieme a Tommaso Mattei e Aldo Allegrini.

La senatrice Pezzopane pone poi un altro problema, sempre legato al presunto assenteismo di Preziosi alla luce delle grandi trasformazioni sul territorio.

La nuova legge abolisce i Teatri stabili pubblici, sostituiti dai Teatri nazionali che non saranno più di 4-5, rispetto ai 17 attuali, e cancellerà anche i teatri privati di innovazione, sostituiti da quelli “di rilevante interesse culturale”, i Tric. Per accedere al Fondo unico per lo spettacolo (Fus), i criteri saranno più rigorosi e bisognerà ad esempio garantire un numero maggiore di spettacoli, in particolare quelli di produzione propria.

“I quattro teatri stabili abruzzesi – ragiona la Pezzopane – dovranno probabilmente unire le forze, sul fronte della formazione produzione e distribuzione. Attendiamo una legge regionale che vada in questa direzione. Nulla sarà come prima, serve uno sforzo organizzativo immane, e dunque occorrono direttori artistici che ci si dedichino a tempo pieno”.

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