TEATRO: LA ”GENERAZIONE DISAGIO” VA IN SCENA AL NOBELPERLAPACE

10 Aprile 2015 13:04

L'Aquila - Cultura

L'AQUILA – Si avvia a conclusione la rassegna di teatro contemporaneo Strade 2015, ideata e organizzata dall'associazione culturale Arti e Spettacolo al Teatro Nobelperlapace di San Demetrio ne' Vestini (L'Aquila).

Domenica 12 aprile, alle ore 18 (ingresso 6 euro), andrà in scena per la prima volta in Abruzzo Dopodiché stasera mi butto della compagnia Generazione Disagio, “un cinico e spassoso gioco dell'oca che mira all'annullamento”, come si legge in una nota.





“Le tematiche sul disagio generazionale – si legge ancora – crisi e voglia di cambiamento vengono trattate con un gioco di ribaltamento paradossale. Invece di risolvere i problemi o lottare per un mondo migliore il pubblico viene invitato a scaricare tutti i suoi problemi su un attore che è un giocatore-pedina e che si contenderà con gli altri la possibilità di arrivare per primo alla casella finale: quella del suicidio. Varie prove e imprevisti faranno avanzare o indietreggiare i personaggi su un tabellone, anche grazie all'aiuto del pubblico dal vivo”.

Lo spettacolo ha ottenuto ottimi successi di pubblico e critica: record di incassi e presenze di pubblico al Torino Fringe Festival nel 2014, è risultato vincitore del concorso Giovani realtà del teatro 2013 e della prima edizione 2015 del Playfestival 1.0 di Roma, ha ricevuto una menzione speciale della giuria al Premio Scintille 2013 e al premio nazionale Intransito – Teatro Akropolis 2013. Dopodiché stasera mi butto ha ottenuto inoltre ottime recensioni da parte di importanti testate nazionali, come Il Corriere della Sera e Il Fatto Quotidiano.

“Generazione disagio – si legge – è un contenitore da cui partono molti progetti artistici. Si prefigge di essere aperto e sociale, popolare e inclusivo. Il minimo comune denominatore è l'appartenenza a una generazione di mezzo, che non è rappresentata. Generazione disagio è una identità allargata, una classe sociale nell'era dell'annullamento delle classi sociali”. 





“A partire da una condizione comune: l'avere fatto del disagio la nostra condizione abituale – evidenzia la compagnia – vogliamo creare prodotti artistici e poetici che parlino della nostra generazione, dei nostri sogni, della nostra condizione e della nostra volontà e mira a prendere la parola con diversi progetti in più spazi diversi contemporaneamente: teatri, spazi urbani, stazioni delle metro, centri sociali. L'evento artistico non è il solo modo di agire del collettivo, che mira anche ad interrogarsi su questioni di politica sociale”.

Strade 2015 si concluderà domenica 19 aprile con l'ultimo spettacolo: M.E.D.E.A. Big oil, della compagnia Internoenki, incentrato sulle trivellazioni in Basilicata.

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