TANGENTI CULTURA: CHIESTI 8 ANNI DI RECLUSIONE PER EX ASSESSORE DE FANIS

29 Giugno 2018 15:55

Chieti - Politica

PESCARA – Il procuratore aggiunto Anna Rita Mantini ha chiesto ieri 8 anni di reclusione per l'ex assessore regionale alla cultura Luigi De Fanis, principale imputato nel processo in corso al Tribunale di Pescara su presunte tangenti per ottenere finanziamenti alle attività culturali. Chiesti anche 3 anni e 9 mesi per Rosa Giammarco, responsabile dell'Agenzia per la promozione culturale della Regione Abruzzo; un anno per Ermanno Falone, rappresentante legale dell'associazione Abruzzo Antico; e l'assoluzione per l'imprenditore Antonio Di Domenica.

Il processo è incentrato sulle modalità di erogazione dei contributi regionali in base alla legge regionale 43/73 che disciplina l'organizzazione, l'adesione e la partecipazione a convegni, ed altre manifestazioni culturali. De Fanis è accusato di aver chiesto e ottenuto tangenti per erogare questi finanziamenti. A denunciare l'ex assessore, dando il via all'inchiesta, era stato il giovane artista Andrea Mascitti che, ricevuta la presunta richiesta di tangente per l'organizzazione di un evento, si è rivolto agli investigatori. Oggi Mascitti per vivere fa il benzinaio.





L’ex assessore però si è difeso affermando che “Non ho mai preso tangenti, ho chiesto solo contributi elettorali, con l'intenzione di regolarizzarli successivamente”.

 Per questa vicenda l'ex assessore De Fanis ha trascorso quattro mesi agli arresti domiciliari.





Per il pm Mantini però si trattava di tangenti, e “l'associazione Abruzzo Antico era una piccola cassaforte personale dell'ex assessore regionale”.

Per De Fanis è stata chiesta anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e una multa di 5 mila euro.

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