TAGLI PERSONALE ASL: GIORGI (CISL), ”SI RISCHIA COLLASSO SANITA’ AQUILANA”

19 Ottobre 2018 09:46

Regione -

L’AQUILA – “Tutte le forze politiche scendano in campo per evitare l’ennesimo taglio al personale sanitario nelle Asl abruzzesi, si rischia il collasso dell’intero sistema, a cominciare dal capoluogo di regione, dove la situazione è già critica. Non si può restare a guardare senza muovere un dito”.

A lanciare l’allarme, all’indomani della richiesta della Regione Abruzzo alle Asl di rientrare della spesa per il costo del rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici comparto sanità 2016-2018, attraverso la parziale attuazione del piano assunzioni 2018 e la riduzione del personale a tempo determinato, è Gianfranco Giorgi, coordinatore provinciale Fp Cisl Sanità L’Aquila, che chiede al sindaco, Pierluigi Biondi, di opporsi “a questa richiesta assurda”.





Giorgi, già negli anni passati, ha più volte denunciato “turni insostenibili e una situazione di caos generale all’interno del ‘San Salvatore’”, proprio a causa della carenza di personale: “Questa richiesta è un controsenso assoluto, la paura è che non possano essere garantiti i Livelli essenziali di assistenza (Lea) e tutti i servizi all’utenza; ci opporremo con tutte le nostre forze come sindacato, ma chiediamo anche agli uomini e alle donne della politica abruzzese di esserci vicini in questa battaglia, in nome del diritto dei cittadini a un’assistenza sanitaria adeguata”, sottolinea il sindacalista. 

Ieri, anche il segretario provinciale della Uil Fpl, Antonio Ginnetti, si è opposto duramente: “Chiediamo alla Regione Abruzzo un passo indietro rispetto alla richiesta fatta, altrimenti sarà fin da subito mobilitazione e sciopero”.

“È inaccettabile che il costo del rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici del comparto sanità debba gravare sul personale delle Asl e in particolare di quella aquilana – ha aggiunto in una nota il segretario – La Regione chiede alle Asl di rientrare della spesa del rinnovo dei contratti la cui copertura economica spetta al governo. La Regione non può quindi di certo rifarsi sulle Asl. È un’anomalia mai verificatasi prima d’ora”.





Ad annunciare una mobilitazione, per scongiurare l'ulteriore perdita di personale per l'anno in corso, anche al Fp Cgil, soprattutto alla luce delle “condizioni dei lavoratori a cui viene chiesto di farsi carico di garantire ciò che la programmazione non riesce a fare, ovvero, il mantenimento degli standard assistenziali. Così come stabilito dagli atti di programmazione regionali, il costo del personale per la Asl è passato da circa 194 milioni di euro per l'anno 2017 a circa 196 milioni per il 2018. Peccato però che la Regione Abruzzo comprende in tale complessiva somma, il costo del rinnovo contrattuale avvenuto nel mese di maggio, stimabile in oltre 3,7 milioni di euro, di cui accantonati dalla Asl, su indicazione della Regione, circa 1,5 milioni. Ne consegue che oltre 2,2 milioni resterebbero a carico della Azienda Sanitaria e quindi a carico dei lavoratori e dei servizi sanitari”.

 

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