SVILUPPO OSPEDALE L’AQUILA: PIETRUCCI DOMANDA,PAOLUCCI-D’ALFONSO TACCIONO

di Filippo Tronca

31 Maggio 2015 08:30

Regione -

L'AQUILA – “Non ho avuto ancora nessuna risposta alla mia lettera aperta sulla ricostruzione e dell’ospedale San Salvatore dell'Aquila, e sugli investimenti previsti della Regione, se non dei ‘vedremo’ molto generici e senza conseguenze concrete”.

L'accusa arriva dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci,  che quindici giorni fa aveva indirizzato una lettera aperta all’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, stesso partito, quello Democratico, e stessa maggioranza in Regione Abruzzo.





Lettera nella quale si chiedevano lumi sui lavori di ricostruzione dei reparti danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009, per cui mancano ancora all’appello 10 milioni di euro, sull’utilizzo auspicabile dei 3,7 milioni di euro di fondi ministeriali, disponibili da anni, per realizzare la centrale operativa del 118 con tanto di eliporto, e anche una sala per conferenze da 400 posti e un parcheggio da 200 posti auto. Sull’acquisto di nuovi macchinari medici, indispensabili per un ospedale che registra una mobilità attiva del 33 per cento, ossia di pazienti che vengono a farsi curare da fuori regione.

La lettera, sottoscritta anche dal capogruppo Pd in Consiglio comunale, Stefano Palumbo, è stata inoltrata anche al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, e al direttore generale della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Giancarlo Silveri. Ma in ogni caso senza risposte.

“Chiederlo è lecito, rispondere non è cortesia, come nel proverbio – insiste Pietrucci – ma un preciso dovere, prima di tutto di chiarezza e trasparenza”.





Anche perché, torna a ribadire, “è una vergogna che a 6 anni dal sisma ci siano ancora reparti dentro i container. E che non vengano recuperati spazi idonei per ospitare le unità operative dell’area di medicina, con Clinica medica, Neurologia, Oncologia, e Geriatria, e per trasferire in house la direzione amministrativa della nostra Asl, invece di continuare a pagare salati fissi passivi di 300 mila euro l’anno”.

“Torno a ribadire – insiste Pietrucci – che l’acquisto del robot chirurgico 'Da Vinci' anche per la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, oggi in dotazione solo presso gli Ospedali di Pescara e di Chieti, rappresenterebbe un balzo in avanti importante per tutto il sistema sanitario abruzzese. Ed è per questo che pretendo risposte e dettagliate informazioni sulle intenzioni della Asl e della Regione”.

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