SVILUPPO ITALIA ABRUZZO: RUFFINI NUOVO PRESIDENTE, TORDERA AMMINISTRATORE

20 Luglio 2015 18:52

Regione -

PESCARA – Nuovo consiglio d'amministrazione per Sviluppo Italia Abruzzo spa, società controllata da Abruzzo Sviluppo spa, a sua volta emanazione della Regione.

Le novità principali, annuncia il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, al termine dell'Assemblea dei soci, sono il “taglio drastico dei costi di gestione e il mandato a termine di 9 mesi”.

L'Assemblea ha anche approvato il bilancio 2014, che si è chiuso sostanzialmente in pareggio.

Il presidente, Giuseppe Cetrullo, ha quindi annunciato le dimissioni proprie e dell'intero Cda, rinunciando anche al bonus di 10 mila euro che gli sarebbe spettato quale indennità di risultato.





Il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, ha ringraziato Cetrullo e gli altri componenti del Cda, Luca Labricciosa e Gemma Andreini, per il lavoro svolto e ha formalizzato la composizione del nuovo vertice, che sarà in carica fino a maggio 2016 e vedrà Claudio Ruffini come presidente, Rinaldo Tordera quale amministratore delegato e Daniela Luciani in veste di consigliere.

Questa nomina sembra risolvere definitivamente il problema della squadra di dirigenti del presidente D'Alfonso, della quale Ruffini doveva far parte come una delle tre pedine nominate direttamente dal presidente, ma costretto ad attendere 2 anni dalla fine della sua precedente esperienza di consigliere regionale del Partito democratico a causa della legge Severino.

Nel frattempo la terza casella è stata occupata da Carla Mannetti, esponente della destra, con un passato di direttore dei Trasporti e presidente della società aeroportuale Saga, con un incarico definito a tempo ma che ora, evidentemente, ha qualche margine di durata in più.

D'Alfonso ha poi tracciato la direzione per il futuro. “Sviluppo Italia Abruzzo dovrà essere l'articolazione di Abruzzo Sviluppo destinata a facilitare la nascita e la vita delle imprese – ha affermato – Per abbattere il debito occorrerà collocare sul mercato gli spazi liberi, recuperare i crediti da chi utilizza o ha utilizzato strutture della società e attivarsi presso Invitalia per una ristrutturazione dei costi sostenuti”.

Inoltre, il governatore ha annunciato che “verranno tagliati i costi del Cda: presidente e consigliere vedranno decurtato del 10 per cento il proprio compenso mentre quello dell'amministratore delegato diminuirà del 15 per cento; l'indennità di risultato – ha aggiunto ancora – sarà ridotta da 10 mila a 8 mila euro, ma l'assemblea dei soci dovrà individuare criteri stringenti per determinare in maniera oggettiva la misurabilità dei risultati ottenuti e il conseguimento degli stessi”.





“Infine, in caso di perdite per due esercizi consecutivi, verranno azzerate tutte le competenze economiche dei vertici societari”, ha fatto notare.

Con l'approvazione del bilancio non si è comunque inteso riconoscere esplicitamente il debito che la società ha con Invitalia Spa, motivo per il quale si intendono intraprendere iniziative idonee alla corretta definizione del gravame.

A tal proposito sarà compito del nuovo Cda procedere a un'attenta ricognizione anche nella eventuale individuazione di anomalie documentali.

E in merito al bilancio approvato, il 2014 si è chiuso sostanzialmente in pareggio avendo fatto registrare un utile di 51 euro, ottenuto grazie a una riduzione dei costi del personale di circa il 20 per cento, al taglio dei costi di gestione e alla diminuzione dei costi energetici.

Il fatturato ammonta a 950 mila euro, con debiti per circa 1,2 milioni dovuti principalmente a rimborsi per il precedente amministratore (circa 700 mila euro).

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