SULMONA AL VOTO: RAPIDO BASTONA I DISSIDENTI ”TRADITI GLI ELETTORI”

12 Febbraio 2016 10:21

L'Aquila - Politica

SULMONA – “Voglio ringraziare chi, in questi giorni e in queste ore, ha lavorato senza sosta per cercare di trovare una soluzione che riportasse la città di Sulmona ad uno stato di governabilità, soprattutto chi, tra i professionisti contattati per la composizione della nuova Giunta, aveva deciso di mettersi in gioco per il bene di tutti. Purtroppo, nonostante gli innumerevoli sforzi e tentativi, non è stato possibile farlo”.





Lo scrive in una nota il segretario regionale del Partito Democratico Marco Rapino, oggi commissario del Pd di Sulmona (L'Aquila), dopo che ieri sera nove consiglieri hanno firmato le loro dimissioni ponendo fine all'amministrazione di centrosinistra retta dal sindaco, Giuseppe Ranalli

I primi a firmare davanti al segretario generale del Comune, Giampaolo Santapaolo, sono stati proprio i consiglieri del Pd Alessio Di Masci e Fabio Ranalli, nonostante Rapino abbia tentato di dissuaderli fino alla fine. 





“Per la quarta volta consecutiva Sulmona verrà commissariata e travolta – aggiunge – La sua classe dirigente perde un'altra opportunità di dimostrarsi diversa e matura. Chi sedeva tra i banchi dell'amministrazione, chi sedeva dalla parte della maggioranza ha sulle spalle, ora, una grande responsabilità: a cominciare dalla mancanza della certezza assoluta di poter tornare al voto in tempo utile per gli appuntamenti del 2017. Ma non solo questo. Chi sedeva tra quei banchi e dalla parte della maggioranza ha anteposto la propria personale visione a quella della sua comunità politica, la stessa comunità politica grazie alla quale era stato eletto. Ma non solo”.

“C'è una cosa ben più importante – osserva Rapino – chi era stato eletto per stare in maggioranza ha tradito il mandato che gli era stato consegnato dai suoi elettori. Credo e sono convinto che la città di Sulmona meriti molto di più di tutto questo. Lo stesso Partito Democratico e i nostri militanti, chi si rispecchia nei nostri valori e principi, merita molto di più di vedere tra le prime firme, di quella che è solo una sconfitta, due dei suoi rappresentanti in consiglio comunale. Gli stessi che, fino a qualche ora prima, dicevano di essere disponibili a trovare una soluzione mentre tramavano l'epilogo di questa vicenda. Questo tipo di classe dirigente condanna la citta' al declino. Ora piu' che mai convinto che i veri innovatori sono quelli che cambiano il destino”, conclude Rapino. 

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