INTERROGAZIONE DI BAGNAI PER PASSAGGIO AD ANAS DI ''SANNITE'' E ''MARSICANA'', MOTOCICLISTI PRONTI ALLA PROTESTA, ''SI UCCIDE TURISMO''

STRADE PROVINCIALI AQUILANE CHIUSE A BICI E MOTO, ESPLODE LA PROTESTA, ”UNA FOLLIA”

26 Aprile 2018 18:06

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – Polemiche al calor bianco fanno seguito all’ordinanza della Provincia dell'Aquila, con la quale il Presidente, Angelo Caruso, ha deciso la chiusura di numerose strade di propria competenza, con il divieto di transito per ciclisti e motociclisti, come la 83 Marsicana e la 479 Sannite, la 105 di Montecabbia e la 106 delle Capannelle, per ragioni inerenti allo stato di scarsa manutenzione delle stesse, e mancanza di fondi per intervenire.  Decisione clamorosa presa a seguito della tragica morte di Angelo Pascale, motociclista 40 enne di Campobasso finito contro il guard-rail prendendo una buca sulla Sr 83, la strada che collega Alfedena a Pescasseroli, all'altezza dell'uscita di Barrea.

Intanto, in una nota, Caruso fa sapere che la strada 479 Sannite riaprirà sabato e, nei prossimi giorni le altre strade con cartellonistica di salvaguardia.

“Sono pienamente consapevole – dichiara Caruso – dei disagi derivanti dai provvedimenti adottati ma, nel contempo, dobbiamo preoccuparci anche dell'incolumità di chi percorre queste strade, nella condizione di responsabilità assunta dal settore viabilità nella persona del dirigente Bonanni. Ovviamente tali decisioni vengono assunte dal dirigente anche senza alcun preavviso dato al presidente o ai consiglieri ma, è chiaro che in queste ultime 36 ore ci stiamo adoperando per superare tutte le difficoltà. Il nostro primo dovere, come detto, è quello di garantire l'incolumità degli utenti delle arterie provinciali che saranno riaperte nei prossimi giorni con la predisposizione di tutta la cartellonistica di salvaguardia con raccomandazioni e prescrizioni, ma valuteremo tutte le circostanze e condizioni per ogni singolo tratto stradale”.

“Abbiamo lavorato, con le ristabilite commissioni, tutti i giorni per dotarci del bilancio (che nessuna provincia in Abruzzo ha approvato) che ci permetterà di realizzare i lavori necessari sulle carrabili – continua Caruso -, abbiamo chiesto il passaggio e statalizzato 188 chilometri di strade, abbiamo destinato alla viabilità 18 milioni di euro e, a meno di un' ora dall'approvazione del bilancio, siamo intervenuti sulla strada 479 'Sannite' dove domani termineranno i lavori, iniziati questa mattina, per essere riaperta nella giornata di sabato 28 aprile”.

“Vogliamo chiarire il funzionamento di un ente che, fino a qualche mese fa con la Legge 56/14 Delrio – spiega il presidente della Provincia  -, era stato praticamente depauperato di ogni tipo di stanziamento e, soprattutto, di efficacia e operatività ma investita, nel contempo, di competenze e funzioni, come l'edilizia scolastica e la viabilità, che rappresentano per le popolazioni delle aree interne presidi vitali da custodire, pena il dissolvimento delle comunità. L'impegno è massimo, anche a fronte di alcuna indennità percepita”.

“Infine si precisa che i lavori sulla strada 479 'Sannite' e le altre arterie non saranno realizzati per le polemiche dell'ultima ora ma, bensì, per aver approvato, in tempi da record, il bilancio due giorni fa, opere altrimenti impossibili da programmare”, conclude.

 

La Federazione motociclisti italiani, con Massimiliano Mari Fiamma, presidente di Apindustria L’Aquila, lo definisce un “provvedimento iniquo, arbitrario e inaccettabile”. Dello stesso avviso il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci.

Il senatore di Lega Salvini premier, Alberto Bagnai, con un'interrogazione, chiede al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti di farsi carico della situazione difficile almeno di due vie di comunicazione in particolare la strada regionale 479 “Sannite” e la strada 83 Marsicana, dove si è verificata la tragedia.

Il consigliere provinciale Lelio De Santis anuncia di aver chiesto al presidente, Angelo Caruso, con un'interrogazione urgente, di verificare con la struttura tecnica la reale condizione di pericolo delle diverse strade e poi di revocare l'Ordinanza”.
Cresce in generale lo sconcerto per una decisione che rappresenterà di fatto una mazzata per il rilancio turistico del comprensorio, che ha come elemento qualificante proprio gli appassionati delle due ruote.





BAGNAI: “ANAS SI FACCIA CARICO DI STRADA SANNITE E MARSICANA”

“Strade importanti, sia come collegamento turistico che come 'servizio' per i residenti, strade ridotte a un colabrodo, pericolose per chi le percorre. L'incidente in cui domenica scorsa ha perso la vita un motociclista quarantenne di Campobasso, verificatosi sulla strada regionale 83 – Marsicana, all’uscita di Barrea, in direzione Alfedena, ripropone tragicamente il problema della condizione della rete viaria abruzzese e dia alcune strade di montagna in particolare”.

Il senatore di Lega Salvini premier, Alberto Bagnai, con un'interrogazione, chiede al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti di farsi carico della situazione difficile di due vie di comunicazione in particolare la strada regionale 83 Marsicana, appunto, e la strada regionale 479 – Sannite. La prima arteria, ricorda nell'interrogazione il senatore Bagnai, “rientra nelle strade trasferite alla regione da riclassificare, e fa parte degli appositi elenchi di cui all’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, relativo alla revisione della rete stradale nazionale, con conseguente passaggio all’Anas di una serie di strade per le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Toscana, Umbria, Puglia. Attualmente è in corso la redazione dello stato di consistenza da parte della provincia ai fini del passaggio definitivo della strada sotto il controllo dell’Anas”.

Intanto però “per i lavori di manutenzione maggiormente indispensabili sulla strada regionale 83, la Provincia ha speso recentemente circa 100 mila euro ma le risorse disponibili si sono rivelate ampiamente insufficienti per coprire le esigenze di deterioramento del manto stradale”.

Anche la strada regionale 479 dovrebbe presto rientrare nell’elenco delle arterie che l’Anas sarebbe disponibile a riammettere nella rete statale.

“Per questo chiedo espressamente al ministro di assumere, tutte le iniziative di propria competenza, affinché l’Anas adotti tutte le azioni possibili per abbreviare le procedure per passaggio della strada regionale 83 nella propria competenza e provvedere nel minor tempo possibile ai lavori urgenti di manutenzione del manto stradale” e, relativamente alla strada regionale 479 sollecita “l’inserimento nel prossimo elenco delle arterie che l’Anas sarebbe disponibile a riammettere nella rete statale. Anche a fronte dell'annuncio dell'amministrazione provinciale, che oggi si dichiara pronta a iniziare i lavori sulle due strade – conclude Bagnai -, resta necessaria, per il futuro, una maggiore e costante attenzione che Anas può e deve garantire”.

MARI FIAMMA: ‘’COSI SI UCCIDE IL TURSMO”

“Il provvedimento di chiusura di molte strade abruzzesi, tra le più belle d’Italia per il mototurismo, giunta come un fulmine a ciel sereno proprio nelle settimane dei ponti di primavera, è un documento iniquo, inaccettabile e del tutto arbitrario”, tuona Mari Fiamma, che aggiunge: “Il Presidente Angelo Caruso, che lo ha sbandierato fiero come fosse una iniziativa a favore della sicurezza, senza curarsi minimamente dei risvolti sociali ed economici per le zone già depresse e spopolate a seguito dei sismi che si sono succeduti, ha proceduto, d’intesa con il dirigente 'ad operare un discrimine tra gli utenti della strada a quattro e quelli a due ruote, come se questi ultimi non pagassero il bollo (regionale) e le tasse più alte d’Europa'. La disparità che il provvedimento costituisce sarà oggetto di un ricorso legale che la Federazione Motociclisti Italiana proporrà agli organi competenti tirando in ballo i sottoscrittori e gli estensori in prima persona, che chiameremo a rispondere personalmente dei danni provocati, ma non sarà questa l’unica azione che l’imposizione strumentale produrrà”.

“Chiameremo a raccolta tutti i motociclisti per azioni di protesta – ha aggiunto Mari Fiamma – che renderanno evidenti gli abusi che questa Amministrazione, praticamente sparita tanto che il suo vertice non è elettivo ma di sola 'nomina', sta producendo non solo con questo provvedimento, ma con la totale incuria che, fino ad oggi ha contraddistinto le strade provinciali. Proprio per questo nessuno ritiene che i lavori saranno rapidi e accurati pertanto il divieto imposto interesserà sicuramente tutta la stagione estiva con un nocumento fatale per le aree interne e per il mototurismo senza alcun precedente”.

“Se si affrontasse in questo modo qualsiasi azione di ripristino e manutenzione stradale – incalaza Mari Fiamma – l’Italia intera sarebbe paralizzata ma i politici di turno ed i dirigenti con lo stipendio assicurato non pagherebbero comunque le conseguenze delle loro azioni. È infatti del tutto evidente che il solo scopo di questo provvedimento è l’autotutela di chi lo ha emanato a scapito dell’intera comunità e che con la sventolata sicurezza non c’entra proprio nulla. Auspicando un rapido ritiro della delibera ed un più ragionato procedimento di rifacimento del manto stradale ci dichiariamo pronti sia al dialogo che alla lotta fino al raggiungimento del traguardo sperato”, conclude Mari Fiamma.





DE SANTIS: “REVOCARE ORDINANZA!”

“Sta suscitando critiche giustificate e reazioni allarmate – spiega in una nota De Santis – la Ordinanza della Provincia dell'Aquila, con la quale il Presidente, Angelo Caruso, ha deciso la chiusura di numerose strade di propria competenza, con il divieto di transito per ciclisti e motociclisti, come la 83 Marsicana e la 479 Sannite, la 105 di Montecabbia e la 106 delle Capannelle, per ragioni inerenti allo stato di scarsa manutenzione delle stesse. Si tratta di strade tra le più amate e frequentate dagli appassionati e dai turisti, che vanno alla scoperta dei Borghi e delle Bellezze naturalistiche dell'Abruzzo interno e che riempiono le Località turistiche, soprattutto nel fine settimana e nei periodi particolari, come quello del ponte del 1° maggio. Impedire all'improvviso, anche se per ragioni oggettive di tutela dell'Ente, il transito delle centinaia e centinaia di turisti su queste strade che portano alle diverse e desiderate mete turistiche dell'Aquilano è un vero schiaffo al desiderio di un turismo pulito e verde ed un duro colpo all'economia agonizzante delle zone interne”.

“Ho chiesto al presidente, Angelo Caruso, con un'interrogazione urgente, di verificare con la struttura tecnica la reale condizione di pericolo delle diverse strade e poi di revocare l'Ordinanza in questione. Nel frattempo, è urgente che siano attivate tutte le procedure tecniche ed amministrative per l'affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria delle suddette strade, considerato che il Bilancio Preventivo 2018, appena approvato all'unanimità, prevede tutte le risorse finanziarie necessarie allo scopo. Certamente, non è possibile che le Pubbliche amministrazioni siano di freno allo sviluppo del territorio, invece di essere il motore delle iniziative, favorendo i collegamenti e la promozione delle zone interne, di cui tanti si riempiono la bocca e per le quali pochi fanno azioni concrete”.

PIETRUCCI: “ORDINANZE INACCETTABILI”

“Ritengo inaccettabile la serie di ordinanze sulle strade emesse dalla Provincia dell'Aquila, che interdicono il transito dei motocicli, specialmente se si fa un confronto con la condizione di strade in altre aree della regione, come il versante teramano del Gran Sasso o le zone interessate dal fenomeno dei calanchi”, dichiara Pietrucci.

“Sollecitato da più parti nelle ultime ore, ho chiesto al presidente della Provincia Caruso di ritirare le ordinanze. Mi ha assicurato che si sta lavorando alacremente per rimuovere le cause. Occorre procedere d'urgenza alla manutenzione e non precludere per i nostri territori, specialmente quelli di montagna, le potenzialità di attrazione che esercitano nei confronti degli amanti delle due ruote”.

L'ELENCO DELLE STRADE INTERDETTE A MOTO E BICI

SR 509 di Forca d'Acero, dal km 0 al km 9.6;
SR 479 Sannite, dal km 15.7 al km 35;
SP 105 di Montecabbia dir. Le Pezze, dal km 0 al km 3.880;
SP 30 di Cascina, dal km 0 al km 28;
SP 30 di Cascina dir. San Giovanni – SR 260 dal km 0 al km 1.2;
SP 106 delle Capannelle, dal km 0 al km 4.4;
SP 4 della Molinella, dal km 0 al km 3.650;
SP 2 del Lago di Campotosto, dal km 0 al km 5.1 e dal km 5.5 al km 20.720 (Aringo, Poggio Cancelli, Mascioni, Ponte delle Stecche, innesto SR 577);
SR 577 del Lago di Campotosto, dal km 0 al km 26.4;
SP 80 di Campo Imperatore, dal km 0 al km 4.6;
SR 5 Tiburtina Valeria, dal km 70 al km 95.2;
SR 5bis Vestina Sirentina, dal km 0 al km 22.9;
SP 11 Sirentina, dal km 0 al km 21;
SP 26 Turanense, dal km 40.2 al km 45.720;
SP 23 dell'Alto Liri, dal km 0 al km 23.3;
SP 23 dell'Alto Liri dir. Sante Marie, dal km 0 al km 2.6;
SP 38 Nuova Vestina, dal km 0 al km 22.385;
SP 38 dir Nuova Vestina, dal km 0 al km 3.4;
SR 82 Valle del Liri, dal km 1.100 al km 47.7;
SR 520 del Ceraso, dal km 0 al km 4.2;
SR 578 Salto Cicolano, dal km 49.751 al km 61.453;
SP 24 Alba Fucens, dal km 0 al km 15.850;
SP 25 Carseolana, dal km 0 al km 8.210.

 

 

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