STRADA DEI PARCHI: CASELLANTI RESTANO, MA E’ GUERRA PER CONCESSIONI

18 Ottobre 2014 08:25

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Mentre a Roma la tensione è alta per l’intenzione del governo di prorogare di 40 anni le concessioni autostradali, in Abruzzo i lavoratori della Strada dei parchi, concessionaria dell’A24 e A25 nelle mani dell'imprenditore abruzzese Carlo Toto, sono vicini alla vittoria della vertenza dell’automazione dei caselli.

Una vertenza esplosa a giugno, a seguito decisione da parte della società Autostrade di togliere il turno di notte in otto stazioni lungo l’autostrada: Ponte di Nona, Pescina, Cocullo, Tagliacozzo, Assergi, L’Aquila Est, Torre dei Passeri e Magliano dei Marsi.

L’azienda aveva giustificato la scelta con il fatto che i caselli in oggetto, nelle ore notturne, fanno registrare un traffico di mezzi paganti prossimo allo zero.





“Il ministero – spiega ad AbruzzoWebRoberto Cecchini, segretario regionale della Uil trasporti – ci ha dato ragione e ha confermato che il concessionario di un'autostrada ha il dovere di garantire un servizio minimo oltre che reinvestire parte degli utili nei lavori di manutenzione e migliorie della rete”.

Insomma, non si può provare un casello, nelle ore notturne, di una presenza fisica e pensante, che a differenza di una macchina obliteratrice, può intervenire in caso di emergenza, e garantire le esigenze di un cittiadino utente.

“Con una razionalizzazione del servizio Strada dei Parchi – prosegue Cecchini – avrebbe garantito risparmi consistenti perché sarebbero stati abbattuti i turni di lavoro notturni. Il personale sarebbe stato reimpiegato, si è anche proposto, di ricollocarlo negli autogrill. Poi si era parlato di ‘esattore volante’ che avrebbe fatto la spola tra un casello incustodito ed un altro. Proposta rimasta vaga. La presa di posizione del ministero riteniamo che abbia messo la parola fine alla vicenda, ribadendo un principio, nella concessione autostradale viene prima il servizio e poi il profitto”.

E proprio in tema di concessioni, fa discutere e non poco la proroga delle stesse di ben 40 anni, inserita nel decreto Sblocca Italia.





“Il Governo – ha spiegato il ministro Maurizio Lupi, del Nuovo centro destra – ha una posizione molto chiara: noi non vogliamo che aumentino le tariffe e per garantire la realizzazione degli investimenti o si aumentano le tariffe o prolunghi le concessioni: delle due l'una”.
Dichiarazioni reputate “sbalorditive” dal segretario generale della Fit-Cisl, Giovanni Luciano.

“Mentre siamo ancora in attesa di conoscere quale sia il consuntivo per quanto riguarda il pannicello caldo degli ‘abbonamenti’ messo in opera ad inizio 2014 dopo i cospicui aumenti delle tariffe – ha sottolineato Luciano – sentiamo, addirittura, dichiarare che il prolungamento quarantennale delle concessioni è un bene perché ‘non aumentano le tariffe’”.

“I concessionari – ha aggiunto – fanno profitti enormi e producono dividendi generosi e non è chiaro se tutta questa massa monetaria, nell’ordine dei miliardi di euro, venga reinvestita in Italia o venga investita fuori dai confini nazionali. Di trasparente c’è che per tutti i trasporti si pretendono gare e regolazione di tariffe ma, guarda caso, proprio per le autostrade l’Authority dei trasporti non ha competenza tariffarie”.

E il sindacato si chiede se “sarà vero che il primo gennaio 2015 i pedaggi non aumenteranno lo stesso”. Filippo Tronca

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