SOTTOSERVIZI L’AQUILA: I LAVORI POSSONO PARTIRE, ”C’E’ AGIBILITA’ ECONOMICA”

5 Marzo 2015 18:58

L'Aquila -

L’AQUILA – Via libera alla ricostruzione dei sottoservizi della città dell’Aquila, il più grande appalto pubblico del post-sisma del 6 aprile 2009, con 80 milioni di euro, 32 dei quali nel primo lotto, che non sono a rischio perché gli aggiudicatari, pur colpiti da difficoltà economiche, garantiscono la piena “agibilità economica” di questa commessa.

È quanto emerso al termine del vertice che si è svolto oggi presso la sede della stazione appaltante, la società Gran Sasso Acqua, per parlare con la società consortile a responsabilità limitata (Scarl) “Asse centrale”, aggiudicataria della commessa, per fare il punto della situazione alla luce delle difficoltà economico-finanziarie che sono emerse negli ultimi giorni a carico di due delle tre aziende della Scarl, la Acmar Spa e la Taddei Spa, mentre la terza è la Edilfrair.

Una riunione che ha visto seduti al tavolo, oltre ai rappresentanti aziendali, il presidente Gsa, Americo Di Benedetto, l’assessore comunale alla Ricostruzione Pietro Di Stefano e i tecnici comunali.





Nell’incontro, infatti, sono stati affrontati e dissipati gli ultimi dubbi tecnici sulla realizzazione dell’opera ed è stata calendarizzata per la prossima settimana la delibera della Giunta comunale del capoluogo, più volte annunciata, l’unico documento che, secondo la Gran Sasso, manca per il via libera ai lavori, in pratica una sorta di permesso urbanistico a realizzare l’opera.

Tra i dettagli economici venuti fuori, il fatto che quello richiesto dalla ravennate Acmar sia un concordato in bianco in continuità, che non ha bisogno dell’approvazione del giudice, e quest’appalto ha un ruolo importante nella ristrutturazione dell’azienda quindi c’è tutto l’interesse a portarlo avanti al meglio.

Impossibile anche che ci siano subentri visto che, nel corso della riunione, è stata garantita la stabilità della “Asse centrale” e, oltretutto, i guadagni tra le aziende che ne fanno parte verranno contati e ripartiti solo al termine dei lavori.

“È stata una riunione positiva, sono stati chiariti tutti i dubbi tecnici, vista anche la presenza del Comune e dell’assessore – spiega Di Benedetto ad AbruzzoWeb – La Scarl ha dato rassicurazioni sulla fattibilità del lavoro e sull’esecuzione dell’opera stessa: le situazioni di difficoltà economiche non hanno inficiato nulla”.





“Adesso manca solo il sì alla procedura da parte del Comune con la delibera, quindi saremo nella condizione di iniziare. Manderò all’amministrazione un verbale di questa riunione esplicativa, che ha chiarito tutto”, conclude.

Per quanto riguarda le difficoltà economiche, anche Di Benedetto è certo che “la Scarl è in grado di assicurare tutto”.

Per l’assessore Di Stefano si è trattato di una “riunione rassicurante, ci siamo voluti sincerare che si possa cominciare, ma sopratutto portare avanti e concludere il lavoro. Abbiamo anche dissipato tutti i dubbi sull’agibilità economica propria della Scarl, autonoma rispetto al credito – fa notare – Infine abbiamo chiarito i punti tecnici che saranno nella delibera di Giunta che verrà approvata la prossima settimana (da quanto si è appreso martedì, ndr). È stato un confronto approfondito ora speriamo di far partire presto le ruspe”.

“Con questo chiarimento e con lo sblocco della ricostruzione del Municipio a palazzo Margherita non è peregrino pensare che, in un anno e mezzo, torni a vivere il centro. Il tempo perso non si può recuperare – conclude – ma già adesso c’è una forte attrattività del cuore della città, figuriamoci quando sarà di nuovo vivo”. (alb.or. – b.s.)

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