SORGI: LE INTERCETTAZIONI, ”MANDATEMI PRIMA LE CARTE DELLA GARA”

30 Settembre 2014 20:13

Regione - Cronaca

L'AQUILA – “Mandasse prima non diciamo i disegni, però la relazione, il piano economico finanziario lo riesco a… Il costo di fattibilità, la parte scritta mi interessa a me!”.

Così, in un'intercettazione telefonica con uno dei 7 indagati della nuova inchiesta giudiziaria che ha travolto la Regione Abruzzo, Antonio Di Ferdinando, il direttore regionale Antonio Sorgi, arrestato oggi ai domiciliari, si affrettava a chiedere che gli fosse inviata la documentazione per partecipare alla gara da 2,4 milioni di euro con il Consorzio Progetti & Finanza di cui faceva parte la società Lt Progetto Srl, intestata alla moglie ma, secondo i giudici, gestita da lui.





Anche per questo la donna non figura tra gli indagati.

“Sorgi è di fatto il gestore di una società di progettazione denominata Lt Progetto Srl, solo formalmente amministrata dalla moglie Lorella Crescentini, nella quale ha ritenuto quote per 25 mila euro nominali fino al 19 giugno 2007, data in cui le ha ceduto alla propria consorte”, scrive il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Romano Gargarella.





Secondo il gip, Sorgi “in qualità di organizzatore del consorzio si è adoperato nell'avvicinamento dei componenti della commissione di cui gara. Sorgi, pur rivestendo un ruolo apicale nell'ambito della Regione Abruzzo, ha mantenuto contatti con i componenti della commissione di gara fino al presidente e il segretario della stessa”.

“In atti emerge che, nella sua qualità di amministratore di fatto di una società, la Lt Progetto Srl, di cui formale legale rappresentante sia la moglie, si sia attivato per ottenere l'aggiudicazione della gara”, conclude. (alb.or.)

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