SOLISTI AQUILANI IN CONCERTO CON VIOLONCELLISTA BRUNELLO NEL NOME DI BACH

24 Gennaio 2018 11:57

L'Aquila -

L'AQUILA – I Solisti aquilani suoneranno Bach, insieme al violoncellista Mario Brunello, all'Aquila, il 26 gennaio alle 18, all'Auditorium del Parco, per il primo appuntamento del 2018 della rassegna Musica per la città. 

Mario Brunello crede da sempre nella musica classica libera dai cliché e dai rituali del concerto che allontanano i giovani.

Pensa a musicisti, “scesi dalle torri d’avorio, disponibili a raccontarsi in pubblico”.

Con I Solisti aquilani eseguirà il Concerto in mi maggiore per violino di S.Bach, V & V per violino, archi e nastro di G. Kancheli, ancora Bach con il Concerto in la maggiore per oboe d'amore e il Concerto in fa maggiore per oboe d'amore, Fratres per violino, archi e percussioni di A. Part e infine ancora Bach con il Concerto in sol minore per violino o oboe





Tutti i brani verranno eseguiti con il cosiddetto “violoncello piccolo”, una variante antica del violoncello, “che ha la stessa accordatura del violino, ma ha un'ottava più bassa. Così la musica – ha spiegato Brunello – acquista più colore e grana”.

Brunello si è esibito con Claudio Abbado e ha duettato con Marco Paolini, nel 1986, a soli 26 anni, si è aggiudicato a Mosca, come primo e unico violoncellista italiano, un premio come l’ambitissimo Tchaikovski.

Un artista che si esibisce da anni col suo inseparabile Maggini del '600 nei maggiori teatri del mondo, diretto da mostri sacri come Riccardo Muti o Zubin Mehta, o assieme a solisti del calibro di Gidon Kramer e Frank Peter Zimmermann.

Le sue incisioni delle suites per violoncello di Bach sono ormai un classico e la musica di Bach insieme all'arte interpretativa di Mario Brunello, formano un binomio solido, un amore inestinguibile che mescola emozione e intelligenza oltre ogni routine.

Nella sua vita artistica Brunello ha riservato ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d'arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale.





Ha interagito con artisti di altra estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Gianmaria Testa, Margherita Hack, Moni Ovadia e Vinicio Capossela.

Attraverso nuovi canali di comunicazione ha cercato di avvicinare il pubblico a un'idea diversa e multiforme del far musica, creando spettacoli interattivi che nascono in gran parte nello spazio Antiruggine, un’ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione.

Accademico di Santa Cecilia, direttore musicale del Festival ''Arte Sella'', direttore artistico del Premio ''Borciani'' e del Festival Internazionale del Quartetto di Reggio Emilia.

Il costo del biglietto per il concerto è di 12 euro per l'intero e 8 il ridotto.

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