L'AQUILA – È L'Aquila, a sorpresa, la città più inquinata d'Abruzzo.
Nonostante a Pescara l'amministrazione stia adottando provvedimenti per fronteggiare lo smog e ha calendarizzato delle giornate con targhe alterne alla riapertura delle scuole il 7 gennaio, il capoluogo d'Abruzzo fa registrare valori peggiori della città adriatica.
Secondo i dati rilevati dall'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente (Arta), naturalmente durante la sessa giornata, quella del 22 dicembre, la qualità dell'aria è accettabile a Teramo, con indicatore Pm10 a 24 microgrammi al metro cubo, e a Chieti, con Pm10 a 28.
Disco verde anche a Pescara, dove delle 9 centraline disseminate per la città, solo una, quella di Via Sacco, registra una qualità dell'aria scadente con Pm10 a 37 e tutte le altre tra 28 e 32.
All'Aquila, invece, dove la qualità dell'aria dell'ultima rilevazione (sempre il 22 dicembre) risulta essere scadente, il Pm10 registrato è di 45, ben oltre gli indicatori delle altre città capoluogo e vicino al limite che la legge indica a 50.
Era andata persino peggio nei giorni precedenti. Sempre secondo i dati dell'Arta, il 18 dicembre si era raggiunto un Pm10 di 55, sforando i limiti consentiti.
La qualità dell'aria viene classificata come buona con un Pm10 tra 0 e 16, accettabile tra 17 e 32, scadente tra 33 e 50, pessima con valore superiore a 50. E i dati pubblicati sono il frutto della media di quelli rilevati dalla mezzanotte alle 24 di un dato giorno, non certo quelli registrati nell'ora di punta.
Per dare un'idea, a Milano, dove c'è massima allerta per le polveri sottili e in questi giorni si è infiammato il dibattito anche politico, il Pm10 registrato oscilla, a seconda delle zone, tra i 57 ed i 66 microgrammi al metro cubo. Decisamente peggio a Roma, con la zona della stazione Tiburtina che ha raggiunto un valore Pm10 di 76.
“Sono dati che vengono fuori automaticamente dalle centraline, eventuali provvedimenti devono prenderli le amministrazioni, va chiesto a loro cosa fare”, taglia corto ad AbruzzoWeb il direttore generale dell'Arta, Mario Amicone.
Stupito dei valori l'assessore all'Ambiente del Comune dell'Aquila, Maurizio Capri: “Ancora non abbiamo i dati ufficiali – dice – stiamo comunque monitorando e presto valuteremo come agire”.
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