SISMA: POGGIO CANCELLI CHIEDE AIUTO, ”SI’ A COSTRUZIONE PICCOLI MANUFATTI”

16 Agosto 2017 16:06

L'Aquila - Cronaca

CAMPOTOSTO –“ La Arp – Associazione Radici Pojane, nata fra cittadini residenti e non operante nel territorio del comune di Campotosto, in provincia dell’Aquila, esprime profonda preoccupazione per quanto approvato nel Consiglio comunale con deliberazione n. 4 del 23/06/2017 recependo, senza eccezioni, la L.R. n. 12 del 14/02/2017 che di fatto impedisce alla maggior parte della popolazione del comune di edificare piccoli manufatti, anche di trascurabile volumetria, in applicazione del limite dei mille metri quadrati di terreno di proprietà. condizione sine-qua-non di edificabilità”.

È quanto lamenta l’associazione di Poggio Cancelli in una lettera al sindaco del comune terremotato di Campotosto – di cui Poggio Cancelli è frazione – Luigi Cannavicci, alla presidenza della Regione Abruzzo, al Commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma 2016, al Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.

“Non si comprende  il perché di questo limite – si legge nella lettera – difficile da riscontrare in paesi dove le particelle catastali esprimono spesso valori  non superiori a poche decine di metri quadrati e comunque non certamente all'interno dei centri abitati: sembra assurdo dover individuare estensioni simili a chilometri di distanza dai centri abitati senza possibilità di fruire della rete dei servizi  quali fogne, acqua potabile, energia elettrica, eccetera”.





IL RESTO DELLA LETTERA

Crediamo fermamente che il nostro territorio abbia bisogno proprio di politiche inverse,  che possano permettere a chi non ha casa agibile per via degli ultimi eventi sismici, in particolar modo di quello del 18 gennaio u.s. che di fatto ha messo in ginocchio l'intero Comune, di attrezzarsi per tornare a vivere il paese, creare “economia” e soprattutto per non perdere il fondamentale legame con il territorio e le proprie radici, territorio questo che in tali condizioni è destinato ad ulteriore spopolamento e abbandono.

Chiediamo che venga individuata dal Comune un'area per ogni frazione, nei pressi dei centri abitati, dove poter collocare strutture prefabbricate anche a spese dei richiedenti, a vantaggio di tutti coloro che ne manifestino la volontà e che si trovino nella momentanea impossibilità di utilizzare la propria casa classificata inagibile. 

Siamo disponibili ad individuare assieme queste aree, a trovare soluzioni anche dal punto di vista economico, ma invitiamo le Istituzioni tutte ad attivarsi in tal senso e a sostenere questa iniziativa in breve tempo. Negare, in una situazione drammatica come quella in cui versa il Comune di Campotosto, equivale a morire e a manifestare miopia amministrativa che in questo momento è più dannosa del terremoto stesso. 





All'Amministrazione Regionale Giunta e Consiglio  che leggono per conoscenza, nonché all'Ente Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga chiediamo fermamente una modifica alla L.R. n. 12 del 14/02/2017 in particolare il comma 2 dell'art. 1, (limite dei 1000 mq). 

Inoltre si chiede  una maggior attenzione alla situazione, assai critica, creatasi nel comune di Campotosto: in difetto questi luoghi, come già rilevato, saranno destinati all'abbandono totale mettendo in pericolo non solo la tutela e il mantenimento del patrimonio naturalistico ma anche il tessuto sociale e culturale, turistico ed economico di questa “piccola” (forse  troppo piccola per essere presa in considerazione), parte del territorio abruzzese. 

In particolare al Parco si chiede di intervenire in modo concreto a sostegno di Campotosto che una volta, in un convegno di presentazione della nuova Istituzione negli anni '90, venne definita “la Capitale del Parco”….

Alla Regione evidenziamo invece, con profonda amarezza, il comma 4 dell'Art. 7 dello Statuto della Regione Abruzzo – Ordinamento sociale ed economico -: “La Regione persegue il riequilibrio sociale ed economico in favore delle aree montane ed interne, assumendo adeguate iniziative”. 

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