SISMA: PARCO DELLA MEMORIA, IL TAR SBLOCCA PROGETTAZIONE, GIALLO FONDI

di Alberto Orsini

14 Dicembre 2014 10:00

L'Aquila -

L’AQUILA – Il Tribunale amministrativo regionale sblocca la progettazione del “Parco della Memoria” dell’Aquila, l’area che dovrebbe sorgere dando una nuova sistemazione a uno dei luoghi simbolo della tragedia del 6 aprile 2009, piazzale Paoli.

Si tratta del crocevia di una delle zone dove ci sono state più vittime, come via XX Settembre, via Gabriele D’Annunzio, via Campo di Fossa e via Luigi Sturzo.

I giudici amministrativi hanno infatti respinto il ricorso del secondo classificato del concorso di idee bandito dal Comune per la progettazione delle opere, l’architetto londinese Barnaby Gunning.

A questo punto non ci sono più ostacoli per l’aggiudicazione definitiva e la stipula del contratto per dare avvio della progettazione.





Il premio del concorso prevede di riconoscere al vincitore le spese professionali, nella redazione della progettazione esecutiva, per un importo massimo 13 mila euro mentre altri 30 mila potrebbero arrivare dall’affidamento della direzione dei lavori.

L’elemento caratterizzante del nuovo piazzale Paoli dovrà essere una fontana monumentale, che chiusa ad ogni metà del mese di Dicembre, verrà riattivata il 6 aprile, come simbolo di rinascita.

Diverso invece il discorso dei fondi effettivi per l’opera, stimati in 300 mila euro a carico dell’ente comunale: dopo l’iniziale carenza, a luglio si ipotizzava il loro inserimento nel bilancio del Comune, passato nei giorni scorsi.

Contattato da AbruzzoWeb l’assessore al ramo Lelio De Santis ha affermato che lunedì controllerà l’avvenuto inserimento della posta “per sbloccare un’opera attesa da tempo”, sperando che in effetti i quattrini siano stati stanziati.

Nel ricorso, il secondo classificato Gunning aveva chiesto per sé l’aggiudicazione del concorso, contestando all’amministrazione di non aver escluso i vincitori della gara con 45 partecipanti, gli architetti di Chieti Manfredo Gaeta e Annalisa Di Luzio, in quanto la loro offerta era “non coerente con le previsioni del bando”.





In particolare, si lamentava che la riqualificazione dell’area di piazzale Paoli non dovesse limitarsi alla progettazione della fontana monumentale, dovendosi, piuttosto, riferire all’intera area.

Si rimproverava, inoltre, di aver consentito di dividere il progetto in due fasi alla commissione di gara, presieduta dall'ingegnere Vittorio Fabrizi, dirigente del settore Ricostruzione del Comune, e composta da Antonella Lopardi, in rappresentanza del ministero per i Beni e le attività culturali, dall'ingegnere Romolo Continenza, rappresentante dell'Università, dal dottor Massimo Cinque, per i familiari delle vittime, dall'architetto Maurizio D'Antonio, della Deputazione abruzzese di storia patria.

Il Tar, tuttavia, ha recepito la tesi difensiva dell’ufficio legale del Comune capoluogo, stilata dai legali Domenico De Nardis e Antonio Orsini, per i quali non si trattava di una gara da gestire secondo la normativa degli appalti pubblici, ma di un “concorso di idee”, nel quale la pubblica amministrazione ha inteso porre a confronto proposte ideative e opere dell’ingegno, che non sottostanno alle rigide regole delle opere pubbliche.

E ora la progettazione può finalmente cominciare, sperando che arrivino anche i fondi.

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