SISMA E GELO: IL TERAMANO VUOLE PORTARE 3 MILA PERSONE IN PIAZZA A ROMA, ”DIRITTI”

23 Febbraio 2017 19:35

Regione - Politica

TERAMO – Sono attese non meno di 2-3 mila persone alla manifestazione organizzata dalle istituzioni locali teramane per giovedì prossimo, 2 marzo, a Roma, in una piazza ancora da definire in base alle comunicazioni della questura capitolina.

Sindaci e presidente della Provincia con le fasce e con i gonfaloni, ma anche organizzazioni sindacali, associazioni, imprese, professionisti e semplici cittadini sono annunciati in corteo nella capitale per manifestare per veder riconosciuti i diritti e i sostegni rispetto alle calamità naturali del mese di gennaio, in quella che è stata definita nel Teramano soprattutto, come la “tempesta perfetta”, con una eccezionale nevicata di giorni, quattro scosse di terremoto sopra la magnitudo 5, senza linee di comunicazione per lunghe ore e senza corrente elettrica fino anche a 14 giorni di fila.





Oggi in Provincia si è tenuta un'assemblea dei sindaci, convocata dal presidente Renzo Di Sabatino, alla quale anni partecipato anche l'assessore regionale Dino Pepe e i consiglieri regionali Paolo Gatti e Mauro Di Dalmazio.

“Sarà una manifestazione pacifica e bella – ha detto Di Sabatino – Abbiamo chiesto ai sindaci di organizzare un pullman per ogni Comune. Speriamo ci siano tanti cittadini, che ci si riappropri della piazza reale per lasciare adesso quella virtuale dei social”.

“Vediamo tanto malessere e tanta richiesta di fare qualcosa – ha aggiunto il presidente della Provincia – adesso chiediamo noi ai cittadini di fare qualcosa e di venire con noi a Roma”.





Secondo il vice presidente del Consiglio regionale, Paolo Gatti, “la provincia di Teramo in particolare, ma anche tanti pezzi dell'Abruzzo, hanno subìto grandi danni materiali e morali di fronte ai quali si è mostrata tutta l'inadeguatezza della risposta dello Stato con provvedimenti che hanno fatto solletico ai conigli”.

“Confido nel fatto che abbiamo l'orgoglio dell'appartenenza a questo territorio – ha concluso Gatti – di partecipare a una manifestazione seria per essere ascoltati, per farci capire per riportare migliori risultati possibili per dare presente e prospettiva di futuro alla provincia di Teramo e ai pezzi di Abruzzo così pesantemente colpiti dalle calamità naturali”.

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