SISMA: AGENZIE RECUPERO CREDITI PREMONO, COMMERCIANTI IN CRISI

di Stefano Castellani

24 Maggio 2013 18:12

L'Aquila - Economia

L’AQUILA – ”I negozi sono ancora inagibili a causa del terremoto di quattro anni fa, ma numerosi commercianti dell’Aquila sono in notevole difficoltà con le agenzie di recupero crediti”.

Il grido d’allarme arriva da Gianfranco Sista, commerciante aquilano di abbigliamento da generazioni, che rischia di vedersi ipotecato l’appartamento di sua proprietà a Pineto (Teramo), dover versare un risarcimento danni di 75 mila euro ed essere denunciato per non aver rispettato il contratto di un leasing.





”Prima di quella tremenda notte del sisma – racconta Sista, che ha tutti i suoi negozi inagibili nel centro storico del capoluogo abruzzese – avevo ristrutturato un mio punto vendita grazie a un leasing di 160 mila euro e avevo già saldato rate per 90 mila. Poi è arrivato il dramma e le cose sono notevolmente cambiate”.

Succesivamente alla sospensione dei pagamenti dei mutui, il debito è passato dalla finanziaria all’agenzia di recupero crediti che ”subito mi ha chiesto di saldare il resto. Ho cercato di spiegare la situazione, ma loro non hanno voluto sentir ragioni e stanno utilizzando le maniere forti – attacca – Per loro sono inadempiente perché sul contratto esiste la clausola per cui si deve pagare anche davanti a cause di forza maggiore, ma il terremoto è una calamità naturale che non può essere paragonata, per esempio, a un semplice allagamento del negozio per una rottura di tubi”.

”Mi hanno anche minacciato – aggiunge Sista – di farmi iscrivere sul registro dei protestati e questo fatto mi ha creato non pochi problemi per avere finanziamenti dalle banche per aprire un nuovo punto vendita, in attesa di ristrutturare quelli vecchi. È stato un momento durissimo per aprire il negozio, visto che le spese sono state tante, dai nuovi arredi agli affitti da pagare, passando anche all’acquisto di capi di abbigliamento in quanto quelli all’interno dei vecchi esercizi non sono rimasti danneggiati. Comunque il periodo nero continua: la crisi ha ridotto le spese dei clienti”.





L’operatore economico poi afferma che ”ho restituito all’agenzia di recupero crediti gli arredi del negozio di piazza Duomo, ma non è servito a nulla”.

Sista conclude affermando che ”non si può pagare una cosa che non si può utilizzare. Chiedo alla politica di trovare soluzioni per noi commercianti che ci troviamo in questa triste situzione. E all’Aquila non siamo pochi”.

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