ADDETTI RICOSTRUZIONE DEL MINISTERO PRONTI ALLA MOBILITAZIONE PER ESCLUSIONE DA INDENNITA' AGGIUNTIVE, ''POSSIBLE RALENTAMENTO DELLE ATTIVITA'''

SISMA 2009: DIPENDENTI DISTACCATI DA MIT, ”PREMI SOLO A COLLEGHI DI USRA E USRC, BASTA PRIVILEGI!”

14 Giugno 2019 23:23

L'Aquila -

L'AQUILA – “Perchè l'indennità aggiuntive sono riservate solo ai dipendenti del Ministero dei Trasporti distaccati negli Uffici speciali della ricostruzione, e non ai loro colleghi ditaccati negli uffici di Regione e Province?”.

Una disparità di trattamento sta creando maretta nella filiera della ricostruzione post sismica 2009, da parte di 50 dei 100 addetti del Ministero Infrastrutture e Trasporti che, in attuazione della “Legge Barca” del 2012, sono stati inviati in Abruzzo a seguito del sisma del 6 aprile 2009, come contingente speciale distaccato dalla sede centrale del Ministero e impiegato per le attività di ricostruzione. Cinquanta di essi sono stati divisi tra gli uffici Speciali della Città dell’Aquila e del Cratere, Usra e Usrc, i restanti 50 negli uffici della Regione Abruzzo e delle Province.





Ebbene: recenti modifiche normative hanno introdotto importanti indennità stipendiali, che possono superare il 50% del trattamento economico di base destinate solo ad una parte del personale tecnico-amministrativo impegnato nella ricostruzione, quello presso gli Uffici Speciali.

“Inspiegabilmente – si legge nella nota – solo e soltanto alle 50 unità assegnate agli Uffici Speciali di L’Aquila e del Cratere è stata attribuita questa indennità che dovrebbe essere, invece, il riconoscimento della condizione speciale in cui operano tutte le 100 unità di personale distaccate dalla sede centrale del Ministero per esigenze straordinarie (ricostruzione post-sisma).

Non si capisce questa disparità che privilegia il personale degli Uffici speciali degradando il restante personale assegnato agli altri uffici regionali e provinciali. Probabilmente la mancanza dell’attributo 'speciale' al nome degli uffici dove operano, ha fatto sì che quest’ultimi, nonostante si trovino a lavorare nelle identiche condizioni speciali dei colleghi degli uffici così aggettivati, diventassero magicamente un contingente ordinario”.





“Alla luce di questa palese differenza di trattamento, è più corretto parlare di un vero e proprio privilegio riservato a “pochi” piuttosto che di indennità. Risulta, di fatto, che questo compenso non è assegnato in base alle condizioni di lavoro o alle funzioni svolte (identiche per tutto il personale si ribadisce!), ma semplicemente per l’appartenenza ad un ufficio piuttosto che ad un altro. Non è da escludere che ciò sia frutto di una ben precisa volontà politica, che ha voluto ingraziarsi gli uffici che si occupano di erogare i contributi”.

“Si sottolinea con orgoglio che il personale sottopagato di questo Comitato, oltre all’onere di operare per i processi di ricostruzione, a differenza dei colleghi degli Uffici Speciali lautamente retribuiti, ha dovuto sopperire anche alle croniche carenze organiche degli Enti territoriali, nonché del Provveditorato OO.PP., al fine di poter contribuire all’erogazione di servizi essenziali per le comunità abruzzesi, quali la viabilità, l’edilizia scolastica, il genio civile, la protezione civile, l’attuazione di interventi di difesa idrogeologica, la ricostruzione pubblica. Pertanto si farà il possibile per ripristinare le condizioni di equità e di pari trattamento economico tra tutto il contingente inviato in Abruzzo per lo sviluppo del territorio, denunciando i privilegi concessi ad personam. Non sono da escludersi vertenze sindacali che potrebbero rallentare i processi”, conclude la nota.

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