SIMONE COCCIGLIA: PURA EFFERVESCENZA IN MUSICA IL CANTO, LA DANZA E LA PASSIONE PER GABER…

di Elisa Marulli

15 Agosto 2013 08:41

L'Aquila - Video

L’AQUILA – Si scrive Simone Cocciglia, si legge effervescenza.

Parliamo del cantautore aquilano di 26 anni che è tra i finalisti che l’8 settembre prossimo saliranno sul palco dei Giardini di Marzo per l’edizione 2013 del Premio Poggio Bustone dedicato a Lucio Battisti.





Un orgoglio per lui che da anni si dedica a coltivare la passione per il canto. Simone racconta ai microfoni di AbruzzoWeb il suo percorso formativo poliedrico: dallo studio del canto lirico al Conservatorio dell’Aquila alla danza hip-hip fino al teatro.

“È fondamentale attingere ad altre forme di arte oltre al canto, che è quella principale”, spiega Simone, che non nasconde una qualche forma di ispirazione dall’eclettico Giorgio Gaber, del quale ripropone spesso sul palco Destra-sinistra.

Al premio Poggio Bustone porterà Enti Serpenti, un brano dalla melodia orecchiabile incentrato sulle difficoltà del rapporto fra il cantante e la sua famiglia.





Fra i progetti c’è anche il gruppo vocale Kea con il quale si è esibito nei locali più prestigiosi della capitale e la recente formazione Simone Cocciglia’s Team di cui è leader e frontman.

Da tre anni a questa parte si è anche buttato sulla scrittura musicale: musica e testi di canzoni. A fine 2011 risale il suo primo inedito Tutto quello che, un brano Pop dalle sonorità reggea e beat hip hop creato insieme al rapper/attore pescarese Marco Schiazza (in arte Ciaccio), un brano ben presto entrato in rotazione nelle radio e tv abruzzesi per alcuni mesi.

Musica e danza, ma anche televisione per Simone che nella primavera del 2013 è approdato su Rai Due per tre puntate consecutive di Mezzogiorno in Famiglia, scelto dagli autori del programma per riproporre brani italiani intramontabili.

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